Eccellenze regionali, Serri:“Importante conoscere chi le promuove”

Dalla Regione

La consigliera regionale Luciana Serri, Presidente delLa Commissione Politiche Economiche della Regione in visita a Enoteca Regionale Emilia-Romagna motiva cosi la decisione della convocazione della Commissione stessa, tenutasi mercoledì 27 settembre, presso l’Enoteca Regionale a Dozza Imolese: “E’ importante conoscere chi promuove le eccellenze regionali. L’associazione svolge un ruolo fondamentale per la valorizzazione della nostra viticoltura”

“E’ importante che le istituzioni conoscano le associazioni e gli enti che promuovono le eccellenze della nostra regione in Italia e nel mondo e che ne accolgano le istanze e i suggerimenti per permettere loro di operare nel modo migliore”. La consigliera regionale Luciana Serri, Presidente della Commissione Politiche Economiche della Regione Emilia-Romagna, motiva così la decisione della convocazione della Commissione stessa, tenutasi mercoledì 27 settembre, presso l’Enoteca Regionale a Dozza Imolese. “L’Enoteca – spiega – opera dal 1970 per la promozione e la valorizzazione del patrimonio vinicolo regionale e dal 1978 è riconosciuta dalla Regione con una legge che la definisce lo strumento più idoneo per promuovere il vino regionale in Italia e all’Estero”.  I consiglieri, accompagnati dal Presidente Pierluigi Sciolette e dal Direttore Ambrogio Manzi, hanno visitato l’enoteca, che si trova all’interno del Castello Sforzesco di Dozza Imolese, nella quale è conservata ed è disponibile per l’acquisto l’intera produzione di vini Doc e Igt e di distillati e aceti dell’Emilia Romagna, unico esempio in Italia di questo genere. Sono oltre 200 i soci che compongono Enoteca Regionale, dalle grandi cantine ai piccoli produttori, che rappresentano quasi l’85% della produzione di vini Igt e il 70% di quelli Doc. Presso la sede di Enoteca Regionale, poi, il Presidente Sciolette e il Direttore Manzi, hanno spiegato alla Commissione il lavoro svolto dall’associazione, che si fonda su alcune linee guida, a partire dalla promozione e dalla commercializzazione, aspetti, questi, particolarmente utili per i piccoli produttori, che sarebbero in difficoltà a far conoscere adeguatamente i propri prodotti. Enoteca Regionale, così, partecipa a tutte le più importanti rassegne vinicole a livello mondiale, ha aperto canali commerciali con la grande distribuzione, ha rapporti di collaborazione con associazioni di categoria, enoteche, ristoranti, winebar e negozi di gastronomia, mentre ha in cantiere progetti legati all’ecommerce e alle nuove tecnologie. Molto importante anche l’aspetto relativo a innovazione e sostenibilità. I gusti dei consumatori cambiano e anche i produttori si devono adeguare alle mutate necessità, mentre si fa sempre più pressante la richiesta di tipi di coltivazioni biologiche e più rispettose dell’ambiente, anche in relazione ai cambiamenti climatici in atto. In questo ambito l’associazione sta sviluppando un prezioso lavoro di ricerca, in collaborazione con istituti universitari, che comprende la selezione dei vitigni e uno studio approfondito della composizione dei terreni, con le quali poi procedere a una classificazione di sostenibilità per i vitigni Doc. Enoteca Regionale, poi, svolge anche un importante ruolo di divulgazione, organizzando corsi di degustazione e abbinamento cibo – vini e partecipando ad eventi gastronomici e culturali che valorizzano le produzioni tipiche regionali. “Negli ultimi anni – conclude Luciana Serri – i produttori vinicoli emiliano romagnoli hanno fatto grandi passi avanti sulla qualità del loro lavoro e i risultati si vedono. Credo che l’opera svolta da Enoteca Regionale sia fondamentale per incrementare la valorizzazione complessiva della nostra regione, partendo dall’asse della Via Emilia che l’attraversa tutta. Patrimonio artistico, ambientale ed enogastronomico devono far parte, insieme alle nostre produzioni industriali di alto livello, che hanno marchi conosciuti in tutto il mondo, di un unico grande progetto che consenta di migliorare sempre di più la nostra offerta turistica e culturale e la produttività e la competitività delle imprese”.