Vignola, Gruppo Pd “Decisione che peserà sul servizio e sui costi”

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“I primi cento giorni di questa Giunta lasciano sbalorditi ed increduli, per scelte che appaiono orientate a misurare la distanza dalle altre Amministrazioni, anziché al miglioramento dei servizi per lo sviluppo del territorio e a tutela della comunità”: il Gruppo consiliare del Pd di Vignola commenta con preoccupazione la decisione dell’Amministrazione Pelloni di uscire dal Corpo unico di Polizia municipale. Ecco la nota del Gruppo Pd di Vignola:

“Abbiamo letto, con preoccupazione, le dichiarazioni del sindaco di Castelvetro Fabio Franceschini, titolare della delega alla sicurezza in Unione Terre di castelli, che ha denunciato l’intenzione della nuova Giunta di Vignola di uscire dal Corpo unico di polizia municipale. Volontà confermata dal fatto che oggi è stata convocata per il 18 settembre una Commissione consiliare con, all’ordine del giorno, il recesso dalla convenzione per la gestione associata del servizio. Non è la prima volta che il sindaco Pelloni, e la compagine di centrodestra che lo sostiene, avanza una proposta del genere: già nella scorsa consiliatura, quando ricopriva la carica di vicesindaco, aveva lavorato per raggiungere un simile obiettivo, scongiurato in extremis da un accordo fra tutti i sindaci dell’Unione. Oggi ci riprova, forte della sua maggioranza, ma le condizioni che avevano sconsigliato all’allora sindaco Smeraldi di procedere su questa strada non sembrano essere venute meno, anzi! Come Gruppo consiliare del Partito Democratico esprimiamo tutta la nostra preoccupazione e contrarietà per una decisione politica che rischia di avere pesanti ricadute sulla qualità dei servizi erogati alla collettività e sui costi che una simile impresa farebbe ricadere sulle casse comunali. La sicurezza è un tema delicato e importante, che i cittadini avvertono come estremamente sensibile, e non può essere trattato con superficialità o, peggio, come strumento di mera propaganda a fini politici. Inoltre, lascia perplessi l’ambiguità sull’argomento dimostrata dal sindaco Pelloni, il quale in campagna elettorale si era ben guardato dal prospettare una simile ipotesi, e che adesso, invece, con un’incredibile e frettolosa giravolta, decide di assumere una scelta estremamente saliente sia per l’amministrazione comunale che per l’Unione Terre di Castelli; a ciò si aggiunge il fatto che tale scelta, che incide sull’assetto di una delle maggiori funzioni trasferite all’Unione, è sopraggiunta prima ancora di aver presentato le linee programmatiche di mandato a tutto il consiglio comunale. Abbiamo già effettuato un accesso agli atti per andare a fondo della questione, e capire, dati alla mano, le ragioni che spingono la Giunta Pelloni verso una simile scelta. Il sindaco dovrà rispondere a numerose domande, che non mancheremo di porgli nelle sedi opportune: come pensa di gestire i servizi da qui in avanti, con quali coperture finanziarie e con quanto personale? Come intende assicurare il maggior presidio da parte delle forze dell’ordine sul territorio, tanto sbandierato in campagna elettorale? Quali obiettivi (di sviluppo) pensa di raggiungere e soprattutto quale sarà il destino, a questo punto, del Polo della sicurezza? I primi cento giorni di questa giunta lasciano sbalorditi ed increduli, per scelte che appaiono orientate a misurare la distanza dalle altre amministrazioni, anziché al miglioramento dei servizi per lo sviluppo del territorio e a tutela della comunità.