Pizza surgelata, Vaccari “Non solo stranieri, a Modena c’è eccellenza”

Dai parlamentari

Il senatore modenese Stefano Vaccari, capogruppo Pd in Commissione Ambiente, ricorda, a chi oggi magnifica la nascita di un hub internazionale della pizza surgelata nel beneventano, che a Modena esiste già il primo polo di produzione nazionale e che la proprietà prevede di investire 50 milioni di euro tra il 2017 e il 2019 per ampliare la produzione con la conseguente creazione di centinaia di posti di lavoro. “Purtroppo – conclude Vaccari – l’Esecutivo, pur sollecitato, sembra intento a guardare altrove”. Ecco la dichiarazione di Stefano Vaccari:

“Quando un’azienda straniera decide di investire in Italia è sempre una bella notizia, ma non facciamoci abbagliare dal nome di una grande multinazionale, anche nel nostro Paese esistono eccellenze e imprenditori che già stanno investendo sul territorio. E’ per questa ragione che guardo con una certa perplessità al clamore che sta suscitando la decisione della Nestlé di investire nel beneventano dove già aveva uno stabilimento di produzione della pizza surgelata. La notizia viene rilanciata sui media nazionali come il punto di partenza per la creazione di un hub internazionale della pizza surgelata. Faccio presente che a Modena già esiste un importante stabilimento che lavora in questo settore, che si sta allargando e intende investire ulteriormente in strumentazioni e occupazione. Italpizza, infatti, ha deciso di aggiungere una linea di produzione nell’attuale stabilimento. Continuerà ad assumere e, anzi, progetta altri importanti investimenti per ampliare ancora la propria capacità produttiva. All’orizzonte c’è l’assunzione per altre centinaia di persone. Per avere idea dell’ordine di grandezza, ricordo che per Italpizza lavorano 750 persone: nel 2016 ha venduto 85 milioni di pizze, nel 2018 si punta ad arrivare addirittura a quota 900. Se si sommano i prodotti a marchio Italpizza e quelli “private lable”, Italpizza è il primo produttore. La Nestle è al secondo posto a marchio. La proprietà prevede 50 milioni di investimenti tra il 2017 e il 2019. Al momento solo la Regione Emilia-Romagna si è messa disposizione per facilitare e sostenere l’impresa. Purtroppo, l’Esecutivo, pur sollecitato, sembra intento a guardare altrove. Mi metterò in contatto al più presto con il sottosegretario al Ministero dell’Economia De Michelis per rappresentare l’intera situazione”.