Sant’ Agostino, Gruppo Pd “Bene la scelta del coinvolgimento”

Modena, slider

Mercoledì 6 settembre, si è tenuta la seduta della Conferenza dei servizi dedicata alle audizioni della Conferenza preliminare dei servizi per l’Accordo di programma relativo alla riqualificazione urbana del complesso dell’ex ospedale Sant’Agostino a Modena. Sono state audite le quattro associazioni che ne avevano fatto richiesta: Italia Nostra, Amici del Sant’Agostino, Rete imprese Italia e Ordine degli architetti. A sollecitare l’adozione di questo percorso di partecipazione era stato il Gruppo consiliare del Partito democratico che aveva presentato sul tema una specifica mozione, approvata all’unanimità. Ecco la nota del Gruppo Pd:

“Quando, alla fine di giugno, abbiamo presentato in Consiglio Comunale la mozione, poi approvata all’unanimità, che chiedeva alla Giunta di “introdurre nel programma di lavoro, che la Conferenza dei Servizi dovrà adottare fin dalla sua prima seduta, una o più sedute di audizione dei soggetti interessati a portare il proprio contributo, definendo tempi e modi di presentazione delle domande di partecipazione e le regole di svolgimento, nonché di darne ampia pubblicità”, qualcuno aveva paventato potesse essere un’azione volta a  smorzare l’iniziativa dei soggetti che da tempo avevano chiesto di esser parte del percorso benché con modalità che non erano quelle previste dalla legislazione vigente. Il fatto che le richieste di aderire al percorso siano andate al di là delle premesse (e forse delle aspettative “disfattiste” di qualcuno) e abbiano visto rispondere più soggetti e portatori di interessi particolari e generali così diversi tra di loro, sottolinea ancora una volta sia il valore dell’impegno che come Gruppo Pd abbiamo messo fin dall’inizio perché la progettazione di questo grande intervento fosse il piò coinvolgente possibile non solo degli organi istituzionali, ma di tutta la città che la disponibilità di Comune, Fondazione e Mibact ad ascoltare e a confrontarsi su di esso. Non è solo una questione di metodo. Sono evidenti e riconosciuti anche dai più scettici (pensiamo alle ultime posizioni espresse in Consiglio dal M5S o l’intervento di Italia Nostra nelle audizioni) gli elementi concreti di novità nell’impianto del progetto che dicono quanto lo stesso sia stato cambiato e arricchito con il contributo di tutti i soggetti. E’ questa la partecipazione che ci piace. Quella promossa e costruita insieme, lasciando da parte demagogia e pretese di protagonismo. Siamo certi sarà così fino alla fine del progetto e speriamo che chi solleva ancora dubbi sulla disponibilità ad ascoltare e a riconoscere le “buone idee” si metta in un atteggiamento di pari disponibilità casomai rimandando alla fine del percorso la valutazione sull’efficacia del metodo adottato. Noi continueremo a impegnarci in questo senso. Insieme”.