Ospedali, Fasano “Le priorità da favorire nell’unificazione”

Modena

“Il percorso di sperimentazione per l’unione degli ospedali di Baggiovara e del Policlinico, che a regime porterà a concepire un unico presidio ospedaliero con due stabilimenti, rappresenta una sfida importante per il management pubblico sanitario a livello locale”: lo conferma il responsabile Welfare della Segreteria cittadina del Pd modenese e consigliere comunale Tommaso Fasano. Ecco la sua dichiarazione in merito:

“Quella che abbiamo davanti è una rilevante sfida gestionale che ha pochi eguali a livello nazionale a causa delle dimensioni dei due ospedali e dell’elevato numero di dipendenti coinvolti. Un’operazione di questo genere può presentare grandi benefici e allo stesso tempo inevitabili criticità a livello di integrazione del personale, delle funzioni e delle attività delle due strutture. È perciò fondamentale che le scelte di gestione ed organizzative compiute all’interno del processo di integrazione tengano sempre presente le esigenze e le eventuali preoccupazioni del personale sanitario e non sanitario coinvolto cercando di sviluppare un senso di appartenenza alle reti ed alle funzioni aziendali provinciali. Il momento dell’integrazione deve essere inoltre l’occasione per riaffermare e rafforzare un’ottica collaborativa tra Università e Ospedale, superando le reciproche diffidenze e condividendo l’obiettivo di una didattica e di un’assistenza di qualità a Modena, in un contesto capace di valorizzare tutte le competenze e le professionalità già operanti nelle varie realtà ma soprattutto in grado di formare nuove competenze e professionalità ai massimi livelli. Allo stesso tempo, il nuovo presidio ospedaliero dovrà mantenere un legame il più stretto possibile con la sanità territoriale, poiché soltanto attraverso un proficuo scambio di informazioni e competenze tra ospedale e territorio si potrà realizzare quel modello di assistenza integrata che costituisce la migliore tutela della salute dei cittadini. In generale, l’obiettivo condiviso da tutti deve essere quello di una sanità pubblica in grado di comprendere e interpretare le trasformazioni socio-demografiche della società modenese, in modo da individuare le soluzioni più adeguate per un contesto in continua evoluzione. Questo obiettivo sarà tanto più raggiungibile quanto più l’attenzione verrà rivolta alle necessità e agli effettivi bisogni di salute dei cittadini”.