Poste, sen. Guerra “Disservizi per le consegne a giorni alterni”

Dai parlamentari

Il sistema di consegna della posta a giorni alterni è approdato sul tavolo dei ministri Calenda e Padoan grazie a una interrogazione firmata anche dalla senatrice modenese del Pd Maria Cecilia Guerra che ha raccolto le sollecitazioni e le preoccupazioni espresse da cittadini e imprese nel nostro territorio. “Anche se la responsabilità in materia è passata dal Ministero all’Agicom – dice la senatrice Guerra – noi crediamo che persista in capo al Governo una più generale responsabilità politica a che vengano mantenuti adeguati standard di un servizio fondamentale per la vita privata e lavorativa dei nostri concittadini. Non possiamo aspettare oltre un anno per elaborare una valutazione complessiva, i disservizi rischiano di diventare un dato acquisito”. A sostegno della interrogazione si sono schierati una cinquantina di Comuni, tra cui nove nel modenese.

La riorganizzazione del sistema di consegne che sta attuando Poste Italiane, con l’introduzione della consegna a giorni alterni, sta mettendo in difficoltà cittadini e imprenditori, soprattutto nelle piccole comunità e in quelle montane. Le sollecitazioni e le preoccupazioni espresse nel modenese sono state raccolte dalla senatrice Maria Cecilia Guerra che ha presentato una interrogazione, a prima firma Magda Zanoni, ai ministri dello Sviluppo economico Calenda e dell’Economia e delle Finanze Padoan. “I problemi che la consegna a giorni alterni della corrispondenza postale ha creato – ricorda Maria Cecilia Guerra – si stanno accentuando. Tra i settori danneggiati c’è anche quello dei prodotti editoriali, quotidiani e giornali locali la cui consegna avviene ormai con ritardo, in alcuni casi anche con notevole ritardo”. A sostenere le ragioni illustrate nella interrogazione anche una cinquantina di Comuni, tra cui nove modenesi, da grandi come Carpi e Sassuolo, a più piccoli come Fanano, passando per Concordia, Mirandola, Nonantola, San Possidonio, San Felice sul Panaro, Soliera tutti uniti da un comune disservizio. All’interrogazione ha risposto il sottosegretario al Ministero dello Sviluppo economico Antonio Giacomelli che, illustrando il nuovo quadro normativo, ha ricordato come la responsabilità della regolamentazione e della vigilanza sul servizio sia passata dal Ministero all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agicom). Il piano di riorganizzazione del servizio di Poste Italiane Spa sta avvenendo in più fasi successive – ha ricordato Giacomelli – e, solo dal mese di febbraio 2018, sarà possibile fare una valutazione compiuta e complessiva e valutare se prorogare la nuova riorganizzazione. “Comprendiamo che la vigilanza sul servizio non sia più in capo al Governo – commenta la senatrice Guerra – ma questo non esime certo l’Esecutivo da una più generale responsabilità politica. Si tratta di un servizio fondamentale per la vita privata e lavorativa dei cittadini, non è possibile attendere oltre un anno per esplicitare una valutazione, il rischio concreto è che le criticità che ci sono state segnalate da più parti divengano semplicemente un dato acquisito. Per questa ragione, insieme ai colleghi che hanno sollevato il problema, valuteremo quali altre iniziative intraprendere per provare a dare risposte concrete alle legittime esigenze di cittadini e imprese”.

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