Ghizzoni “Approvata la legge sul sostegno alle Scienze geologiche”

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La Commissione Cultura della Camera dei deputati, oggi, in sede legislativa, ha approvato all’unanimità in via definitiva la Legge a sostegno della formazione e della ricerca nelle Scienze geologiche, di cui è stata relatrice la deputata modenese Pd Manuela Ghizzoni. “Un provvedimento divenuto di stretta attualità e urgenza – spiega l’on. Ghizzoni – Il nostro è un territorio reso fragile dal dissesto idro-geologico e fortemente sismico. E’ un paradosso che, a fronte di una oggettiva situazione di necessità, siano calati drasticamente il numero di Dipartimenti autonomi di Scienze della Terra, quello dei docenti e quello dei laureati”. Ecco la nota di Manuela Ghizzoni:

“Dopo oltre due anni di attesa, è finalmente legge il provvedimento a sostegno della formazione e della ricerca nelle Scienze geologiche, presentato dalla collega Raffaella Mariani, di cui sono stata relatrice alla Camera. Si tratta di misure divenute di stretta attualità e urgenza anche in conseguenza delle calamità naturali che coinvolgono il nostro Paese, da ultimo la serie di terremoti che ha colpito il Centro Italia, e il progredire del dissesto idro-geologico. In una situazione di oggettivo pericolo, da più parti – università e media in primis – è stato rimarcato il paradosso tutto italiano di una necessità sempre più pressante a fronte di una oggettiva diminuzione dell’offerta formativa. Infatti, il blocco del turn over e le disposizioni della legge 240 del 2010 hanno causato un calo drastico nel numero di Dipartimenti di Scienze della Terra, una disciplina specialistica che è stata privata progressivamente dei numeri di docenti necessari a mantenere, secondo i parametri introdotti dalla legga Gelmini, l’autonomia dipartimentale. I Dipartimenti di Scienze della Terra da 29 sono diventati, così, solo 8, con intere regioni, come l’Emilia-Romagna, che non ne hanno più, nonostante il prestigio internazionale raccolto sul campo da studiosi e Facoltà (penso, ad esempio, all’Università di Modena e Reggio Emilia). I docenti sono passati da 1.250 nel 2006 ai poco più di mille attuali. Secondo dati diffusi dal Consiglio nazionale dei geologi, anche i laureati che erano oltre mille l’anno, nei primi anni 2000, sono ora arrivati a quota 500, e questo nonostante, negli ultimi tempi, si sia riscontrato un rinnovato interesse nella materia da parte dei giovani. Quindi, da una parte un territorio fragile e sismico e, dall’altra, il mancato sostegno a una disciplina fondamentale per formare professionisti in grado di garantire un apporto prezioso, di conoscenze e competenze, nella prevenzione e nella tutela dell’ambiente. La nuova legge, composta da tre articoli, prevede incentivi per gli iscritti alle classi di laurea triennale e magistrale inerenti alle Scienze geologiche; risorse per l’acquisto, da parte di università ed enti pubblici di ricerca, di strumentazione tecnica e la realizzazione di specifici progetti; e norme che facilitano la costituzione dei Dipartimenti universitari. Dalla diffusione delle conoscenze delle Scienze geologiche discende la nostra sicurezza e quella dei luoghi della nostra vita”.

 
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