Aumento povertà, Fasano “Risposte concrete dall’Ente locale”

Modena

Garantire che i fondi destinati alle politiche di contrasto alla povertà siano adeguati alle effettive esigenze della cittadinanza modenese prevedendone anche un eventuale aumento, predisporre specifici percorsi di attivazione sociale costruiti sulle necessità dei beneficiari e delle famiglie, promuovere strumenti di gestione che garantiscano un’integrazione flessibile dei fondi erogati dal Comune con quelli provenienti dai livelli istituzionali superiori: sono alcune delle richieste incluse nell’ordine del giorno presentato dal Gruppo del Partito democratico in Consiglio comunale a Modena, a corollario della presentazione, da parte della Giunta, del Regolamento di solidarietà civica per la concessione di interventi economici di assistenza sociale. «I numeri sulla povertà, ricordati anche dal recente rapporto Caritas, non lasciano spazio a fraintendimenti: il contrasto della povertà deve essere una delle nostre priorità» sottolinea Tommaso Fasano, primo firmatario dell’odg. Ecco la sua dichiarazione:

“Il rinnovo del Regolamento di solidarietà civica arriva in un momento decisivo per il futuro delle politiche sociali a Modena. Il Governo ha da poco istituito, su tutto il territorio nazionale, il Sostegno all’inclusione attiva (SIA), una misura di contrasto alla povertà che prevede l’erogazione di un beneficio economico alle famiglie in condizioni economiche disagiate. Il SIA è una misura ponte in attesa della Legge delega per il contrasto alla povertà, che mira ad introdurre il cosiddetto reddito di inclusione. Allo stesso tempo, anche la Regione Emilia-Romagna si sta attivando per approvare una propria misura di contrasto alla povertà. Iniziative, sia quelle nazionali che quelle regionali, che andranno a costituire, una volta concretamente avviate, le fondamenta del welfare nei prossimi anni. Un quadro d’insieme all’interno del quale gli Enti locali, quelli cioè più prossimi a chi si trova in difficoltà, sono chiamati a definire proprie politiche sociali. Il Rapporto 2016 sulla povertà presentato lunedì dalla Caritas non lascia purtroppo spazio a fraintendimenti: il contrasto della povertà deve essere una delle nostre priorità. Nel 2015 si stima che in Italia il numero delle persone in condizioni di disagio abbia superato i 4,6 milioni. Una condizione che coinvolge fasce nuove di popolazione a cominciare da under 35 e famiglie con uno o due figli. Per questo come Partito democratico abbiamo voluto dare un ulteriore contributo in occasione dell’imminente presentazione del nuovo Regolamento di solidarietà civica. È fondamentale che in questo schema rientrino l’obiettivo dell’attivazione sociale dei cittadini beneficiari di contributi e delle loro famiglie, una stretta collaborazione con la rete delle associazioni locali per definire specifici percorsi e valutarne i risultati, la garanzia che i fondi erogati siano adeguati alle esigenze della comunità modenese prevedendone quindi anche un eventuale incremento laddove fosse necessario e infine, altrettanto importante, riteniamo dovrà essere l’integrazione delle modalità di accesso ai vari contributi e la promozione di strumenti di gestione che ne garantiscano un’integrazione con i fondi erogati da altri livelli istituzionali.”

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