Ius soli, Kyenge “Diritto di stare in classe come tutti da italiani”

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“Un milione di bambini nati e cresciuti in Italia non possono più crescere stranieri in Italia”: l’europarlamentare modenese del Pd Cécile Kyenge torna a ribadire la necessità che venga approvata al più presto la legge che introduce lo ius soli in Italia. Ecco la sua dichiarazione:

“Esattamente un anno fa la Camera approvò la legge che introdurrebbe lo ius soli nel nostro Paese. La legge è ferma al Senato da un anno. Paula, Mohamed, Marwa, sono i nomi dei compagni di scuola e degli amici che ogni giorno giocano con i nostri figli. Crescono con loro, ma non hanno i loro stessi diritti. Sono un milione, sono italiani, ma non per la legge italiana. Hanno il diritto di essere come noi, perché lo sono: italiani. Hanno il diritto di entrare in classe il primo giorno di scuola come i loro compagni di gioco, da cittadini italiani”. Lo ha detto l’europarlamentare modenese Cécile Kyenge (S&D-Pd) che, prima animando con la società civile la campagna “L’Italia sono anch’io”, poi da ministro per l’Integrazione ha promosso la proposta di legge sul cosiddetto ius soli. “Un milione di bambini nati e cresciuti in Italia non possono più crescere stranieri in Italia. Entrino in classe come tutti i bambini, da italiani, e contribuiranno al futuro di un’Italia che li abbia riconosciuti per quello che sono: cittadini”. Kyenge ha poi concluso:”Ogni giorno che passa è un giorno perso, anche per il Paese. Perché lo ius soli è un bene per il nostro Paese. Per questo deve diventare legge il più presto possibile. Ius soli subito”.