Unioni civili, l’on. Pini interroga Alfano su modalità Comune Finale

Dai parlamentari

La deputata modenese del Pd Giuditta Pini ha segnalato con una interrogazione, al Ministero degli Interni, le modalità adottate dal Comune di Finale Emilia per la costituzione delle unioni civili, in particolare quando si precisa che l’ufficiale di Stato civile non indossa la fascia tricolore e che le unioni civili non possono essere costituite al di fuori della casa comunale. “Si tratta di modalità incompatibili con la lettera e lo spirito della nuova legge – dice l’on. Pini – La Lega se ne faccia una ragione le unioni civili sono legge e come tali vanno rispettate”. Ecco la dichiarazione di Giuditta Pini:

“L’atteggiamento dell’Amministrazione comunale di Finale Emilia per la celebrazione delle Unioni Civili è discriminatorio e meschino. La Lega come al solito tenta di fare propaganda politica sulla vita delle persone dimostrando il reale rispetto che nutre per i cittadini. Le linee guida del Comune sulle modalità di costituzione delle unioni civili, consultabili sul sito ufficiale del Comune, sono ispirate a un principio di discriminazione odioso e soprattutto incompatibile con la lettera e lo spirito della legge 76/2016 che ha disciplinato per l’ordinamento italiano le Unioni Civili e le Convivenze di Fatto.
Ho provveduto ad interrogare il Ministero degli Interni sulla compatibilità di disposizioni del Comune di Finale per la celebrazione con la legge 76/2016. Oltre a questo comunque, non mancheremo di monitorare tutti i casi simili su cui va tenuta alta l’attenzione dell’opinione pubblica. Non consentiremo passi indietro rispetto alle conquiste legislative con sotterfugi amministrativi di cattivo gusto. La Lega se ne faccia una ragione, le unioni civili sono legge e come tali vanno rispettate.”