Aimag, Pd Terre d’Argine “Da opposizioni nessuna volontà di confronto”

Dai Circoli

Il commento del Partito democratico delle Terre d’Argine dopo la seduta del Consiglio dell’Unione tenutasi il 21 luglio scorso sul futuro di Aimag.

Nella serata di martedì 21 luglio, alla presenza dei 4 Consigli comunali congiunti, sono stati presentati gli approfondimenti sulle manifestazioni d’interesse rispetto al percorso di integrazione finalizzato alla fusione con Aimag. Un atto dovuto quello di presentare ai pubblici consessi questo ulteriore passo di un percorso che mira ad approfondire gli scenari prossimi rispetto all’azienda, ma anche una serata utile per ribadire i punti fondamentali che dovranno guidare l’evoluzione di Aimag stessa.
Mantenimento del controllo pubblico, valorizzazione del patrimonio attraverso il presidio delle prossime gare d’ambito, salvaguardia dei livelli occupazionali, forte presidio territoriale e miglioramento di qualità, efficienza ed economicità dei servizi per gli utenti sono la base di un processo di trasformazione che dovrà rafforzare l’esperienza di Aimag in vista delle future sfide imposte dal quadro legislativo e dal mercato. Si tratta di un percorso trasparente e non discriminatorio che sta permettendo a tutti i Consigli comunali delle Amministrazioni socie di essere aggiornati e di svolgere un dibattito nel merito del modello da evolvere, più che sul partner da selezionare. A compiere questa selezione sarà infatti un processo competitivo e trasparente come già anticipato dai sindaci. Un’occasione purtroppo mancata da parte delle opposizioni. In primis dal M5s che ha invece colto l’occasione per fare una precisa campagna di disinformazione, secondo la quale martedì avremmo proceduto alla vendita di Aimag, affidando al periodo estivo una sorta di decisione balneare da prima Repubblica. Poi sono stati tutti i Gruppi di opposizione a lanciarsi nel messaggio corale di un mancato coinvolgimento nella discussione per approfondire lo scenario di forte integrazione/fusione, salvo poi accorgersi, non proprio tempestivamente, di avere affrontato, discusso e votato tale decisione al momento della delibera di non rinnovo dei patti parasociali con il socio Hera. In questo stesso inciampo è caduto anche il consigliere Roberto Arletti, che parlando a nome personale, ha attaccato i sindaci, accusandoli di non avere spiegato le motivazioni del percorso intrapreso e ventilando l’idea di una decisione già presa. Ci spiace constatare che anche Sel Terre d’Argine, pur non rinnegando il percorso fin qui condiviso e votato (a Novi sono presenti 2 consiglieri eletti) abbia teso la propria analisi più alla valutazione dei soggetti che nel merito dell’avanzamento del percorso. Siamo e restiamo convinti che la collaborazione fattiva e positiva che in questi mesi ha contraddistinto la nostra azione nel governo delle città continuerà in modo proficuo anche su questo tema poiché ci uniscono le finalità di arrivare a dare la migliore risposta ai nostri cittadini.”