Sovraindebitamento, Patriarca “Rimane fenomeno preoccupante”

Dai parlamentari

“Sul sovraindebitamento delle famiglie ci sono primi segnali di schiarita, ma il fenomeno rimane preoccupante”: è quanto ha ribadito nel pomeriggio di oggi, a Roma, il deputato modenese del Pd Edoardo Patriarca, componente della Commissione Affari sociali della Camera e presidente del Centro nazionale del volontariato, nel corso di uno specifico seminario ospitato presso la sede della Camera dei deputati.

Dopo ben 12 anni di continua crescita nel 2014, e sulla base degli ultimi dati diffusi dalla Banca d’Italia, si è finalmente invertita la tendenza all’aumento del numero di famiglie italiane sovraindebitate. Se nel 2012 le famiglie con un carico eccessivo di debiti erano stimabili al 5,4 per cento del totale, nel 2014 questa percentuale è scesa al 5,1 per cento. Se ne è parlato nel pomeriggio di oggi, a Roma, alla Camera dei deputati, nel corso di un convegno dal titolo “Vie nuove per un nuovo Welfare” organizzato dal Centro nazionale del volontariato e da Pro.seguo. “In termini assoluti – spiega il deputato modenese del Pd Edoardo Patriarca, presidente del Centro nazionale per il volontariato, che ha introdotto i lavori dell’incontro – stiamo comunque parlando di 1 milione e 200 mila nuclei familiari, un numero ancora molto elevato, soprattutto se paragonato al 2000, quando le famiglie sovraindebitate non superavano le 200mila unità. In molti casi sono situazioni che non si risolvono se non con un intervento coordinato e concordato di transazione e ripianificazione del debito, per evitare che il debitore piombi definitivamente in una situazione di povertà irrecuperabile”. Il miglioramento ottenuto nel 2014 è attribuibile a una concomitanza di fattori. E’ diminuito, da un lato, il ricorso al debito, ma per raggiungere questo “traguardo”, le famiglie hanno dovuto rivedere il loro stile di vita, riducendo in modo significativo i consumi. Quindi a svantaggio dell’intero sistema economico. In Italia, ultimo tra i paesi d’Europa, il legislatore, con la Legge n. 3 del 2012 ha previsto strumenti per risolvere le crisi da sovraindebitamento. La legge affida al giudice non solo compiti di controllo formale sui procedimenti di transazione concordata e di ripianificazione del debito, ma anche compiti di valutazione del comportamento del sovraindebitato, con valutazioni di carattere discrezionale. E attribuisce agli Organismi di composizione della crisi da sovraindebitamento il compito di aiutare il giudice della valutazione del caso. Finora, però, gli enti pubblici ed i segretariati sociali dei Comuni non hanno visto nella possibilità, attribuita loro dalla legge, di costituire gli organismi di composizione della crisi da sovraindebitamento una nuova via per il welfare. In molte zone del Paese la normativa rimane sconosciuta e perciò inapplicata. “Gli strumenti a disposizione per i nuclei familiari colpiti da questi fenomeni -conclude Edoardo Patriarca- sono diversi, vanno visti in un’ottica integrata e di progressivo ripensamento delle politiche di welfare su scala locale e nazionale. Le vie per un nuovo welfare passano dalla capacità di mettere le persone nelle condizioni di dare un positivo contributo alla soluzione dei propri problemi economici e sociali”.

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