Grandinata 2015, Vaccari “Si prevedano aiuti per i pereti distrutti”

Dai parlamentari

“Prevedere aiuti per gli agricoltori della zona di Finale Emilia che nel settembre del 2015 fu colpita da una grandinata di dimensioni abnormi che distrusse non solo il raccolto di pere, ma danneggiò gravemente le piante da frutto”: è quanto chiede il senatore modenese del Pd Stefano Vaccari, capogruppo Pd in Commissione Ambiente, con un ordine del giorno, di cui è primo firmatario, depositato in occasione della discussione, in terza lettura a Palazzo Madama, del disegno di legge Collegato Agricoltura. La stima dei danni per il triennio di produzione è pari a 13 milioni di euro.

Il 5 settembre del 2015, le campagne che si trovano lungo l’asta del Po, furono colpite da un evento meteorologico anomalo caratterizzato da grandine e forte vento. La zona più danneggiata risultò quella attorno a Finale Emilia. L’Arpa Emilia-Romagna constatò che non erano mai stati documentati eventi grandinigeni di tale portata, tanto che classificò l’evento come “raro” per la sua intensità. “Non andò perduto solo il raccolto di pere della stagione – racconta il senatore modenese del Pd Stefano Vaccari, capogruppo Pd in Commissione Ambiente – ma per almeno due o tre anni i pereti non saranno in grado di tornare alla produzione consueta a causa dei gravi danni subiti per la grandine. La stima dei danni per il triennio di produzione è pari a 13 milioni di euro”. Il senatore Vaccari si è fatto portavoce delle preoccupazioni degli agricoltori della zona e ha presentato un ordine del giorno al disegno di legge Collegato Agricoltura, attualmente in discussione in terza lettura al Senato. “Il fatto è – continua Vaccari – che il Fondo di solidarietà nazionale istituito nel 2004 esclude dalle agevolazioni previste i danni alle produzioni e alle strutture ammissibili all’assicurazione agevolata. Fino al 2013 era prevista la possibilità di applicare una norma di salvaguardia in casi particolari. Ora la normativa nazionale non lo permette e la Regione non può legiferare in materia”. In realtà, nel 2015, una deroga fu prevista per i territori danneggiati dalle piogge alluvionali e dai forti venti dell’anno precedente. “Noi chiediamo – conclude Vaccari – che come già avvenuto con il decreto legge 51 del 2015, vista l’eccezionalità dell’evento calamitoso che ha colpito Finale Emilia, si preveda un’ulteriore deroga alla norma primaria a tutela delle coltivazioni di pere distrutte dall’evento gradinigeno e dalla tromba d’aria del 5 settembre scorso”.