Vaccari “Bene proposta Bubbico di un’intesa istituzionale larga”

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“La visita del viceministro Bubbico prima in Prefettura per incontrare i sindaci del territorio, poi, la sera, all’iniziativa promossa dal Pd, conferma l’attenzione continua nei confronti della nostra realtà”: lo dice il senatore modenese del Pd Stefano Vaccari, componente della Commissione Antimafia, che ha seguito le tappe modenesi della visita del viceministro dell’Interno Filippo Bubblico. Ecco la sua dichiarazione:

“Voglio ringraziare il viceministro Bubbico per l’attenzione costante che riserva al nostro territorio. Nel pomeriggio di lunedì ha incontrato i sindaci del territorio in Prefettura, la sera ha partecipato a una riuscita iniziativa del Pd modenese che ha riunito i rappresentanti delle istituzioni, della politica, delle associazioni di categoria e del sindacato per fare il punto sui temi della sicurezza e della legalità. Già due anni fa, partecipò alla firma del Patto per la sicurezza a Modena e poi si spostò in provincia, a Mirandola e a Vignola, per ribadire, a nome del Governo, il sostegno al lavoro delle istituzioni e delle forze dell’ordine. Un’attenzione che è proseguita con le due missioni della Commissione Antimafia a Bologna nel settembre 2014 e a Modena-Reggio Emilia nel febbraio 2015. Bubbico, quindi, ben conosce la nostra realtà ed è venuto a Modena con una proposta concreta: andare oltre al pur importante nuovo Patto per la sicurezza, che sarà firmato a breve, per costruire un’intesa istituzionale più larga, in grado di superare le limitazioni attuali e mobilitare maggiori risorse da investire nel presidio del territorio. E’ un impegno importante e lungimirante, che ha ribadito anche nell’incontro serale organizzato dal Pd. In quell’occasione, il viceministro, oltre ad aver raccolto le proposte avanzate dai presenti, ha ribadito un concetto a me caro, che già avevo posto con urgenza: la necessità di mettere in sicurezza la Pubblica amministrazione. Sapere che non si è immuni dai tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata, si veda il caso di Serramazzoni, serve per prenderne consapevolezza e provare a ragionare su cosa accade, su come mai un politico o un funzionario fanno determinate cose. Vuol dire che ci sono persone in alcuni posti dentro le amministrazioni comunali che non devono ricoprire la stessa carica per troppi anni. Vuol dire alzare barriere alte come è stato fatto con la Struttura commissariale all’indomani del sisma, ripresa tal quale anche da Expo. Anche il viceministro Bubbico lo ha ribadito: preservare la Pubblica amministrazione dai fatti corruttivi è garanzia del corretto funzionamento del sistema economico. Questa è la nuova frontiera del nostro impegno”.