Caregiver, Vaccari “Depositata anche in Senato proposta di legge”

Dai parlamentari

Anche al Senato è stata depositata la proposta di legge quadro nazionale per il riconoscimento dei cosiddetti “caregiver”, le persone che, in ambito familiare, si prendono cura di anziani non autosufficienti e disabili. La proposta di legge al Senato porta la prima firma del senatore sardo Pd Ignazio Angioni e la seconda firma del senatore modenese Pd Stefano Vaccari: “La Regione Emilia-Romagna si già è dotata di una propria legge specifica – spiega Vaccari – ma in Italia ancora manca una legge quadro nazionale. E’ per questo che anche al Senato, dopo che il collega deputato modenese Edoardo Patriarca ha provveduto alla Camera, è stata depositata una proposta di legge per il riconoscimento del ruolo e la valorizzazione del caregiver familiare”

In Italia ci sono oltre tre milioni di persone che si prendono cura, nel contesto familiare, di anziani e disabili. Per riconoscere il ruolo dei cosiddetti “caregiver” anche al Senato è stata depositata una proposta di legge quadro nazionale in materia, a prima firma del senatore sardo Ignazio Angioni e a seconda firma del senatore modenese del Pd Stefano Vaccari. “La Regione Emilia-Romagna è all’avanguardia anche su questi temi e si già è dotata di una propria legge specifica – spiega Vaccari – ma in Italia ancora manca una legge quadro nazionale che tuteli i “caregiver”, ovvero le persone che, volontariamente, in modo gratuito e continuativo, si prendono cura di una persona cara in condizione di non autosufficienza e che necessità di un’assistenza di lunga durata. E’ per questo che anche al Senato, dopo che il collega deputato modenese Edoardo Patriarca ha provveduto alla Camera, è stata depositata una proposta di legge per il riconoscimento del ruolo e la valorizzazione del caregiver familiare”. E’ stato stimato che il caregiver familiare svolge mediamente 7 ore al giorno di assistenza diretta e 11 di sorveglianza per l’intero ciclo di malattia e, a volte, nel caso di disabilità congenita, anche per tutta la vita del disabile. Un ruolo fondamentale, quindi, che non può trovare riconoscimento solo all’interno della mura familiari. “La Gran Bretagna si era dotata di un Carers Act già nel 1995, e così altri Paesi europei, ma nel nostro Paese la situazione è molto frammentata – conferma Vaccari – Vista la funzione fondamentale espletata dai caregiver occorre riconoscerne il ruolo sociale e valorizzarne i diritti, da quello all’informazione a quello alla formazione, compresi i diritti di poter essere sostituiti e rendere compatibile il compito di assistenza con il proprio lavoro”.