Serri: “Legge sul turismo come strumento di sviluppo territoriale”

Dalla Regione

La legge sull’ordinamento turistico regionale è stata presentata in Commissione Politiche economiche. Luciana serri, presidente della Commissione: “Abbiamo avviato l’iter per rinnovare il sistema della governance turistica, con un nuovo protagonismo dei territori, per sostenere uno degli asset strategici dello sviluppo economico regionale”.

L’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini ha presentato in Commissione Politiche economiche il progetto di legge che riforma la disciplina dell’organizzazione turistica regionale, ossia la nuova legge sul turismo che andrà a sostituire la norma in vigore dal 1998. L’iter prosegue ora con un nuovo passaggio in Commissione per un’udienza conoscitiva prevista per la prima settimana di marzo, un momento fondamentale di confronto e dialogo al quale sono invitati tutti i soggetti, pubblici e privati, attivi sul territorio regionale e portatori d’interesse sul tema turismo. “Questo progetto di legge che si sta sviluppando con un vasto percorso di condivisione – sottolinea la presidente della Commissione Politiche economiche Luciana Serri – rilancia il sistema pubblico-privato e consegna ai territori un nuovo protagonismo. Andiamo a strutturare politiche per aumentare arrivi e presenze, per rendere la nostra realtà più forte sui mercati nazionali e internazionali, per far crescere un settore in grado di portare sviluppo e lavoro. Nello specifico la nuova norma spinge con maggiore forza, con un sistema di condivisione regionale e territoriale, sul rapporto fra pubblico e privato che in questi anni si è rivelato vincente in termini di promo-commercializzazione e nelle strategie di sviluppo turistico: la governance sarà infatti garantita dal lavoro comune di soggetti pubblici e soggetti privati. L’altro cardine della legge è il passaggio dal concetto di “prodotto turistico” a quello di “destinazione turistica”, ossia i territori. Passare dal “prodotto” al “territorio” significa promuovere “un’esperienza” in un’area. La “destinazione turistica” è composta da attrazioni (impianti, parchi, monumenti, ecc…), infrastrutture e trasporti verso e all’interno della destinazione, qualità urbana, ambiente, ospitalità, servizi. Il turista sceglie una destinazione in base a vari elementi di fruibilità e attrattività: non basta più proporre una buona attrazione, occorre offrire una realtà territoriale in grado di sostenere un’esperienza d’insieme. Con questa legge – conclude la presidente della Commissione Politiche economiche Luciana Serri – diamo forza alla valorizzazione delle destinazioni e dei nostri prodotti di eccellenza”.