Appalti, Vaccari e Baruffi “Si apre nuova stagione lavori pubblici”

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Dopo oltre un anno di lavoro di entrambi i rami del Parlamento, oggi il Senato ha approvato in via definitiva la riforma degli appalti. Ora il Governo dovrà adottare i provvedimenti attuativi entro tre mesi per recepire da un lato le direttive Ue e dall’altro per riordinare l’intera materia dei contratti pubblici. “Una riforma importante – dicono i parlamentari modenesi del Pd Stefano Vaccari e Davide Baruffi – che risponde ai bisogni di semplificazione, trasparenza e legalità in materia di appalti e contratti. C’è dentro tutta la nostra cultura di governo e la nostra esperienza di amministratori locali. Ora tocca al Governo dare gambe a questi obiettivi fissati con precisone, in tempi rapidissimi”. Ecco la nota di Stefano Vaccari e Davide Baruffi:

“Maggiore trasparenza, efficienza e legalità nel settore strategico dei lavori pubblici: sono questi gli obiettivi che si propone la legge delega di riforma degli appalti appena approvata, in via definitiva, dal Senato. Si tratta di una riforma attesa da tempo sia dalle amministrazioni che dai cittadini e dalle imprese: introduce concetti innovativi in modo da garantire tempi e regole certe per la realizzazione di opere che siano di qualità, ben progettate e frutto di un consenso ampio raccolto sui territori interessati. La nuova normativa, infatti, supera il sistema della Legge Obiettivo (la direzione dei lavori non sarà più del general contractor); introduce uno stretto rapporto con l’Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione; rende residuale il criterio del massimo ribasso a favore di quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa; contiene le varianti in corso d’opera (che spesso fanno lievitare i costi in itinere) e introduce il cosiddetto débat public. Si tratta di un istituto di origine francese che, prevedendo forme di partecipazione preventiva delle popolazioni impattate da una grande opera, evita che eventuali resistenze ai progetti si evidenzino solo nella fase della realizzazione. All’Anac di Raffaele Cantone viene affidato un ruolo fondamentale di indirizzo e di controllo in modo da evitare episodi gravissimi di corruzione e illegalità purtroppo così frequenti in settori capaci di muovere ingenti somme di denaro. Attenzione viene, infine, riservata alla sostenibilità ambientale dell’opera e all’accesso agli appalti da parte delle piccole e medie imprese. Immediatamente operativa anche la clausola sociale negli appalti per i call center, a tutela dei lavoratori. Si tratta, insomma, di una riforma importante che risponde ai bisogni di semplificazione, trasparenza e legalità in materia di appalti e contratti. C’è dentro tutta la nostra cultura di governo e la nostra esperienza di amministratori locali. Ora tocca al Governo dare gambe a queste obiettivi fissati con precisone, in tempi rapidissimi. Noi crediamo che da una buona riforma possa discendere sia un recupero di credibilità del nostro Paese agli occhi del mondo, sia un recupero di fiducia delle istituzioni agli occhi dei cittadini”.

photo credit: Fillea Roma e Lazio via photopin cc