Terre Castelli, Pisciotta “Il Pd non ha sposato alcuna ipotesi di fusione”

Dai Circoli

“Facciamo chiarezza: al momento non siamo orientanti verso alcuna ipotesi di fusione. Stiamo solo studiando possibili vantaggi tra le ipotesi di riorganizzazione amministrava ed istituzionale dei Comuni dell’Unione. Decideremo dopo lo studio. Il percorso sarà lungo, attento, partecipato dai cittadini e non ha soluzioni precostituite”: il coordinatore di zona del Pd Terre di Castelli Davide Pisciotta fa il punto sullo studio di fattibilità in corso relativo a ipotesi di riorganizzazione istituzionale dell’Unione. Ecco la sua dichiarazione:

“I Comuni dell’Unione Terre di Castelli, ad eccezione di Savignano e Guglia, hanno scelto di iniziare un attento e partecipato percorso per lo studio di fattibilità di una loro eventuale riorganizzazione istituzionale. Lo studio elaborerà due scenari per fornire ai Consigli comunali e ai cittadini elementi utili per il futuro del loro territorio. Il primo scenario si concentra sul miglioramento dell’assetto attuale dell’Unione (miglioramento dei servizi di forma associata e contenimento delle spese), il secondo analizza le eventuali opportunità rappresentate da fusioni tra i Comuni (tre ipotesi al vaglio). In questa fase il Pd Terre di Castelli non ha alcuna posizione predefinita a favore o contro eventuali ipotesi di fusioni o di mantenimento e miglioramento dell’attuale Unione, perché vuole conoscerne prima vantaggi e svantaggi. Maturerà un orientamento solo dopo aver valutato i risultati che produrrà il percorso di studio. Crediamo che ogni decisione debba essere preceduta dalla conoscenza. Nel nostro caso, la conoscenza verte sulle opportunità di miglioramento dell’amministrazione per il territorio, anche se constatiamo che, a differenza nostra, c’è chi pensa di avere già le risposte su tutto senza sentire il bisogno di “studiare”. La motivazione per la quale, responsabilmente, gli amministratori del Pd (e non solo) hanno ravvisato la necessità di iniziare questo studio discende dalla volontà di riuscire a dare risposte ai bisogni dei territori alla luce dei limiti di spesa che lo Stato impone e dalla necessità di adeguarsi alle evoluzioni istituzionali che le riforme statali sugli Enti locali comportano (pensiamo ad esempio alla riforma delle Province). Indispensabile, poi, capire come migliorare l’Unione Terre di Castelli per la gestione dei servizi attualmente associati. Lo studio che dovrà provare a dare risposte a tutte queste domande è guidato dalla Commissione Consultiva, composta da consiglieri – uno di maggioranza e uno di opposizione – per ciascun Consiglio Comunale in modo da garantire imparzialità di orientamento partitico/politico. La Commissione ha redatto il Documento di Mandato per la società Nomisma, a cui è stato commissionato l’elaborazione dello studio da parte dei Comuni. Il Documento di Mandato indica cosa esattamente si intende sapere dallo studio ed è stato approvato nei diversi Consigli comunali nel mese di novembre. Nei Consigli al voto compatto dei consiglieri del Pd si è contrapposto un voto molto variegato di tutti gli altri gruppi. Alcuni gruppi hanno votato in un modo in un Comune e votato l’esatto opposto in un altro. Le differenze di opinioni e di appartenenza sono una ricchezza soprattutto quando ci si confronta su temi rilevanti, ma in questo caso più che ricchezza abbiamo assistito a confusione di idee. Ci auguriamo, nell’interesse dei cittadini, che nel proseguo di questo lungo e non scontato percorso la chiarezza prevalga sulla confusione”.