«Pensiamo che in momenti complessi e difficili come questi sia compito di ognuno di noi cercare di favorire un clima di distensione, di avvicinamento sociale e di impegno a non prestare il fianco alle politiche dettate dalla pancia, dall’odio e dalla diffidenza.» Così il Gruppo Pd a Castelfranco Emilia sulla mozione presentata dalla Lega in Consiglio comunale sulla costruzione del centro islamico.
“Nel Consiglio Comunale di giovedì 26 novembre il Gruppo Pd ha dato il suo voto contrario alla mozione della Lega Nord con la quale si chiedeva alla Giunta di indire una consultazione popolare in merito alla costruzione di luoghi di culto sul territorio di Castelfranco Emilia poiché questa andrebbe contro ben 7 articoli della nostra Costituzione, base fondante della nostra democrazia e della nostra libertà, fra i quali il principio di uguaglianza e il principio di libertà di professare il proprio credo. In questa occasione dunque è opportuno ricordare come la comunità islamica di Castelfranco, presente in città in maniera strutturata dal 2003, è impegnata regolarmente in azioni di volontariato presso le più importanti associazioni di promozione sociale e mette il proprio tempo a servizio dell’intera popolazione, collabora in maniera continua e fattiva con le forze di polizia, con i Carabinieri e con la Digos. L’attuale sede del centro culturale islamico, utilizzato anche come luogo di preghiera, per le ridotte capacità logistiche è divenuto ormai inadeguato e la comunità islamica ha per questo iniziato un percorso urbanistico per la realizzazione di una sede più adeguata all’esercizio della propria religione, pagando con le proprie risorse economiche sia il terreno sia la costruzione del nuovo edificio. Nel documento presentato dal Carroccio non si fa altro che continuare a reiterare il medesimo concetto ossia quello della pericolosità connessa ai luoghi di culto islamici. Pensiamo che in momenti complessi e difficili come questi sia compito di ognuno di noi cercare di favorire un clima di distensione, di avvicinamento sociale e di impegno a non prestare il fianco alle politiche dettate dalla pancia, dall’odio e dalla diffidenza.”