Andrea Sirotti, delegato della Segreteria provinciale per il Pd di Vignola, interviene sull’annunciata decisione del sindaco Mauro Smeraldi di far uscire Vignola dal Corpo unico di polizia municipale. Ecco la sua dichiarazione:
“Se quanto annunciato dal sindaco Smeraldi in conferenza stampa sarà poi confermato anche nel corso della seduta di Giunta dell’Unione Terre di Castelli di giovedì prossimo, ci troveremmo davanti a una decisione unilaterale, incomprensibile e dalle conseguenze potenzialmente gravi per l’intera comunità vignolese. Il sindaco Smeraldi e il vice sindaco Pelloni hanno annunciato che Vignola uscirà dal Corpo unico di polizia municipale, senza però aver reso noto un contestuale piano delle ricadute che questa decisione avrà sia sulla operatività degli agenti di polizia municipale vignolesi sia sul bilancio del Comune di Vignola. I restanti agenti di polizia municipale saranno sufficienti per garantire un turno nottuno a Vignola come avviene oggi grazie all’Unione? Togliere agenti dagli uffici è un bello slogan, a condizione che però quegli stessi uffici continuino a erogare servizi efficienti per la cittadinanza: sarà così? Cosa costerà in termini economici al Comune questa scelta, visto che lo stesso Smeraldi in conferenza stampa avrebbe ammesso che con il Corpo unico sono migliorate le dotazioni strumentali e alcuni servizi? Cosa sarà del costituendo Polo della sicurezza a cui le amministrazioni passate hanno lavorato e che finalmente sta per diventare realtà? Sono tutti interrogativi a cui Smeraldi non ha dato risposta, giustificando solo la decisione come legata alle promesse fatte in campagna elettorale. In realtà siamo convinti che Smeraldi un’idea delle risposte a queste domande ce l’abbia, come certamente ce l’abbiamo noi, ma siccome sono tutte negative per lui preferisce rimanere sul vago. Un atteggiamento che, se confermato, caricherebbe la Giunta Smeraldi di una grave responsabilità nei confronti della comunità che è stata chiamata a governare”.
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