Il Governo ha accolto l’ordine del giorno, presentato da alcuni deputati del Pd tra i quali il modenese Davide Baruffi, che impegna l’Esecutivo a promuovere misure di maggiore tutela nei luoghi di lavoro dove si sono verificati incidenti. La discussione parte da una norma sull’Ilva di Taranto contenuta nel dl 83/2015 in materia fallimentare. “Il testo del Governo – spiega Baruffi – era troppo blando e sbilanciato, noi abbiamo ottenuto che venga attuata una procedura più stringente per evitare il possibile reiterarsi di incidenti nei luoghi di lavoro che si sono dimostrati a rischio”. Ecco la dichiarazione di Davide Baruffi:

“Tra gli ordini del giorno che l’Aula ha esaminato nell’ambito della discussione sul dl 83/2015 ce n’è uno molto importante del Pd, a prima firma Antonio Boccuzzi, accolto in toto dal Governo, che ho concorso a definire e sottoscritto convintamente. Si riferisce alle aziende di interesse strategico per il Paese e provvede, in caso di incidenti sul luogo di lavoro e conseguente sequestro da parte della magistratura, al necessario contemperamento delle diverse esigenze di continuità produttiva, di salvaguardia dell’occupazione, della sicurezza, salute e salubrità dell’ambiente di lavoro. Il testo del Governo – nato per intervenire sulla vicenda dell’Ilva di Taranto – punta giustamente a non interrompere la produzione ma, secondo noi, era troppo blando e sbilanciato (anche perché si applicherà anche a possibili futuri incidenti di altri stabilimenti). Bene non fermare la produzione, ma occorre una procedura più stringente che assicuri l’impossibilità di ulteriori incidenti nelle more della presentazione del piano di messa in sicurezza da parte dell’azienda e soprattutto della sua realizzazione. Abbiamo inteso rafforzare la procedura immediata di intervento, messa in sicurezza e presidio degli impianti e il Governo ha preso un preciso impegno in questa direzione. In particolare dovrà emanare indirizzi stringenti per l’intervento di Vigili del fuoco, Asl e Inail affinché in caso di incidenti, da subito, siano anzitutto scongiurati i rischi per i lavoratori e l’ambiente”.

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