Riordino istituzionale, Lucia Bursi “Per nuova competitività del sistema”

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La sera di mercoledì 22 luglio, nel corso della Direzione provinciale del Pd, tenutasi a Modena, a Palazzo Europa, si è discusso del progetto di riordino istituzionale a cui sta lavorando la Regione Emilia-Romagna. All’incontro è intervenuto l’assessore regionale al Riordino istituzionale Emma Petitti. Ad aprire i lavori, il segretario provinciale del Pd Lucia Bursi. Ecco la dichiarazione di Lucia Bursi.

“Il progetto di legge regionale sul riordino istituzionale è reso urgente dalla legge Delrio che ha stabilito il superamento delle Province e ha istituito le Città metropolitane e dall’avvio della riforma del Titolo V della Costituzione relativo al sistema delle autonomie locali. La nostra Regione, da tempo, è al lavoro per sostenere forme associative degli Enti locali. Ora quel percorso di riorganizzazione deve essere accelerato mantenendo l’obiettivo della semplificazione e del miglioramento del servizio ai cittadini e alle imprese, unico in grado di garantire una nuova competitività del sistema Emilia-Romagna. Le questioni a cui dovremo sapere dare risposte concrete e convincenti sono diverse. Occorre, innanzitutto, definire le caratteristiche, la perimetrazione della cosiddetta “Area vasta”, nonché il suo ruolo, se sarà, insomma, un’area territoriale a carattere politico, amministrativo o gestionale. Gli scenari possibili per la collocazione di Modena sono diversi, dall’ipotesi dell’Emilia occidentale all’aggregazione con le sole Ferrara o Reggio Emilia o con Ferrara e Reggio Emilia insieme. Si dovrà, inoltre, definire al meglio la concreta gestione delle materie che non sono più di competenza delle Province. Il progetto di legge disegna un modello organizzativo basato su “agenzie regionali”: non dovranno essere semplicemente un proliferare di tavoli, ma avere una chiara definizione delle responsabilità, dei compiti, delle competenze di intervento. Infine, si deve accelerare sui percorsi delle Unioni e fusioni dei Comuni, in modo da garantire un buon funzionamento a quegli enti locali che hanno già fatto questa scelta e sostenere adeguatamente, non solo dal punto di vista economico, ma anche politico-gestionale, quelli che stanno pensando di intraprendere o stanno già studiando progetti similari. Il riordino istituzionale è una scommessa che possiamo vincere se il nostro obiettivo rimarrà la sburocratizzazione, la semplificazione e la massima trasparenza al servizio delle nostre comunità. E comunque la decisione andrà presa nell’ambito di un quadro regionale in accordo con i territori. Con l’odierna riunione della Direzione provinciale, alla presenza di sindaci, amministratori e segretari di Circolo, la discussione è ormai avviata anche nel modenese”.