Lavoro, Baruffi “Più risorse per i contratti di solidarietà”

Dai parlamentari

«Risposte importanti per quelle imprese e quei lavoratori che hanno ridotto orario e stipendio per far fronte ad una congiuntura sfavorevole» Il deputato modenese del Pd Davide Baruffi esprime così la propria soddisfazione per l’approvazione in Commissione Lavoro di due emendamenti del Gruppo Pd per stanziare risorse aggiuntive a favore dei contratti di solidarietà. Ecco la sua dichiarazione:

“La Commissione Lavoro della Camera, impegnata in questi giorni nei lavori di conversione in legge del decreto legge 65/2015, ha approvato nel pomeriggio due emendamenti del Pd che rifinanziano per 220 milioni i contratti di solidarietà. Già il testo base del decreto conteneva risorse aggiuntive per i cosiddetti contratti di solidarietà di “tipo b”, quelli cioè riservati alle aziende che non hanno accesso alla cassa integrazione. Ora, grazie al primo emendamento proposto dal Partito democratico, queste risorse raddoppiano, passando da 70 a 140 milioni di euro. Al tempo stesso un altro emendamento aumenta anche la dotazione finanziaria per i contratti di solidarietà di “tipo a”, ossia quelli riservati alle imprese che rientrano nel regime della cassa integrazione, stanziando appositamente ulteriori 150 milioni di euro. Si tratta di due risposte importanti per quelle imprese e quei lavoratori che hanno ridotto orario e stipendio per far fronte ad una congiuntura sfavore. In questi mesi il ricorso ai contratti di solidarietà si è rivelato superiore al previsto e molti degli accordi già sottoscritti rischiavano di non trovare risposta. Un problema che avevamo già affrontato ad inizio anno, all’interno del decreto Milleproroghe, sempre grazie alla nostra iniziativa parlamentare. Sappiamo che tante altre imprese intendono far ricorso a questi ammortizzatori sociali e, coerentemente con quanto si stabilisce nel Jobs act, sarebbe paradossale e contraddittorio precludere questa possibilità e dirottare la totalità delle risorse verso la cassa integrazione. Si tratta quindi di una ulteriore risposta positiva trovata di concerto col Governo, coerente con gli impegni assunti e funzionale a salvaguardare posti di lavoro e reddito. Continueremo a tenere in ogni caso monitorato l’andamento del ricorso a questo istituto, non potendo affatto escludere ulteriori necessità”.