Pd Vignola “Su TTIP la mozione della maggioranza era irricevibile”

Dai Circoli

Il Pd Vignola ribatte a quanto dichiarato dal sindaco di Vignola Smeraldi e spiega le ragioni che hanno indotto il gruppo consiliare del Pd ad astenersi sull’ordine del giorno relativo al TTIP presentato da Vignola Cambia. Ecco la nota del Pd di Vignola:

Martedì sera, nel corso della seduta del Consiglio comunale, è stato discusso l’ordine del giorno presentato dal gruppo consiliare di Vignola Cambia, a oggetto “Trasparenza e attenzione sul TTIP”. La mozione chiedeva un impegno deciso da parte del sindaco nel sollecitare i rappresentanti italiani nelle istituzioni europee a garantire la massima trasparenza dei negoziati e un’alta attenzione sui contenuti dell’accordo, perché non ledano le specificità territoriali locali, la qualità dell’occupazione, la tutela dell’ambiente e la salute dei cittadini. “In linea di massima siamo d’accordo con i principi enunciati nell’ordine del giorno – spiega il consigliere Enrico Bazzani – ma non si può negare che il testo presentato dalla maggioranza ponesse diversi problemi. Nelle premesse, per esempio, si fanno affermazioni assolutamente ipotetiche e pregiudizievoli, non sostenute da alcun dato ma frutto di posizioni ideologiche e preconcette, per di più in un linguaggio del tutto estraneo e inappropriato al contesto istituzionale. Come Pd abbiamo presentato un emendamento che migliorasse il testo, levigando le parti più problematiche: il nostro è stato un contributo finalizzato a trovare un’ampia condivisione da parte della maggioranza, che però è rimasta ferma sulle sue posizioni”. “Non è possibile affrontare in questo modo una tematica tanto complessa – rincara il consigliere Federico Clò. – Abbiamo affrontato una bella discussione in Cnsiglio, ma l’unica cosa su cui eravamo tutti concordi era che la segretezza del trattato impedisce della valutazioni più oggettive. Siamo tutti consapevoli che esistono profili di rischio all’interno di questo accordo, ma nemmeno si possono negarne le opportunità: fino a quando non saremo messi a conoscenza dei contenuti non potremo prendere una posizione politica. È questo che chiediamo: una maggiore trasparenza, senza farsi vincere da paure e dietrologie”. Ma le parole più dure per la maggioranza le riserva il consigliere Niccolò Pesci: “Sono stupito e amareggiato per l’atteggiamento dei civici. Il Partito Democratico aveva presentato un emendamento alla mozione non per depotenziarne i contenuti, ma per migliorarli. Da parte nostra c’è sempre stata la più ampia disponibilità a discutere, tanto che abbiamo proposto al relatore di maggioranza, Cavani, di elaborare insieme un nuovo testo che recepisse tutte le proposte emerse. Ma la posizione di totale rigidità mi ha fatto comprendere che dall’altra parte ha prevalso una posizione ideologica indisponibile a qualsiasi mediazione. Martedì sera abbiamo assistito all’ennesimo attacco strumentale nei confronti del Pd, lontano dal merito della questione e teso unicamente a colpire la minoranza. Da parte nostra, abbiamo scelto una strada di maggiore responsabilità”. Il Partito Democratico, al momento del voto, ha scelto infatti l’astensione: “La mozione chiedeva principalmente una maggiore trasparenza sui negoziati dell’accordo, così come emerso anche nella presentazione del relatore Cavani” conclude il consigliere Pesci. “Nella sostanza, però, la richiesta formulata era una presa di posizione sui contenuti dell’accordo stesso, come è apparso evidente dagli interventi della giunta. Si decidano: su cosa vogliono che deliberiamo? Sulla trasparenza dei negoziati o direttamente sul TTIP, di cui ancora sappiamo poco? Mi sembrano un po’ confusi… Abbiamo scelto l’astensione perché crediamo che sia necessario un ulteriore approfondimento della questione, che comunque rimane aperta”.

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