Partito, Facchini “Bene discussione su struttura e agire politico”

Dai Circoli

“Bene una discussione e un percorso operativo incentrato sul nostro assetto, sulla nostra struttura, sul nostro agire politico: se non lo facciamo noi non vedo chi dovrebbe farlo al nostro posto”: il segretario del Circolo Pd di Pavullo Thomas Facchini, dopo aver partecipato alla Direzione provinciale del 26 gennaio, sottolinea la necessità di dare corso al lavoro pratico e teorico sul partito prospettato nella sua relazione dal segretario provinciale del Pd Lucia Bursi. Ecco la sua dichiarazione:

«La Direzione del Partito democratico di lunedì scorso ha registrato diversi contributi interessanti e costruttivi, muovendo da impostazioni e sensibilità anche differenti si sono, infatti, presentate molte questioni che richiedono di essere affrontate e che possono essere riassunte nella giusta volontà del segretario provinciale Lucia Bursi di dedicare il 2015 ad un intenso lavoro pratico e teorico sul Partito democratico. L’occasione deve essere colta, complice l’assenza di appuntamenti elettorali, in quanto vi è una necessità viva e reale di ricostruire percorsi di elaborazione politica e percorsi di riorganizzazione strutturale e finanziaria. Un lavoro certo faticoso e impegnativo, ma vi è necessità di discutere e in questa discussione non si può eludere un dato di fatto, che rimanda ad una situazione attuale in diversi aspetti problematica per il Partito democratico. Alcune cose non funzionano, alcuni problemi si presentano e complici diverse dinamiche nazionali oggi assistiamo, ben oltre i confini della nostra provincia, ad un impoverimento diffuso del tesseramento, ad un calo della militanza attiva, ad un maggior rischio di sfaldamento territoriale del Partito democratico. Non sono discorsi ad appannaggio di feticisti della politica: porsi i problemi di cui sopra significa ragionare in maniera operativa sui sintomi di quella febbre che è lo sfaldamento progressivo e diffuso dei corpi intermedi, partiti politici inclusi; una febbre che deve essere combattuta per la salvaguardia della democrazia e per il benessere collettivo della popolazione. Bene, quindi, una discussione e un percorso operativo incentrato sul nostro assetto, sulla nostra struttura, sul nostro agire politico: se non lo facciamo noi non vedo chi dovrebbe farlo al nostro posto».