Piano europeo investimenti, Kyenge “Opportunità per il territorio”

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«Nessun trionfalismo, ma la soddisfazione per aver fatto fino in fondo la propria parte, aprendo una prima breccia nel dogma dell’austerità. È una buona notizia ed un’opportunità anche per il territorio, gli amministratori e le nostre comunità locali» Commenta così l’europarlamentare modenese del Pd Cécile Kyenge l’introduzione del criterio della flessibilità nell’applicazione del Patto di stabilità, decisa martedì dalla Commissione Europea.

Si è chiusa giovedì 15 gennaio la plenaria del Parlamento europeo che ha segnato anche la conclusione del Semestre italiano di presidenza dell´Unione, con l´intervento martedì del presidente Renzi. “E proprio martedì – dichiara l’europarlamentare modenese del Pd, Cécile Kyenge – la Commissione Europea ha assunto due decisioni che consentono di mettere nella giusta luce i traguardi del nostro Semestre e della nostra azione come Partito democratico: il Regolamento del nuovo fondo europeo per gli investimenti strategici e la Comunicazione che introduce il criterio della flessibilità nell’applicazione del Patto di stabilità. Questi due atti rappresentano un primo importante passo per l’Europa. Obiettivo: virare finalmente nella direzione della crescita, dopo la lunga e sterile stagione dell´austerità. Un cambio di rotta che era ed è il primo obiettivo del Semestre italiano e della delegazione del Partito democratico al Parlamento europeo. Il primo provvedimento della Commissione punta in tre anni a mobilitare più di 300 miliardi di investimenti pubblici e privati per favorire la crescita e l’occupazione, dopo sei anni di crisi. Il secondo provvedimento, alla cui definizione il nostro gruppo ha contribuito in maniera decisiva, introduce una quota di flessibilità e quindi un margine di manovra per i bilanci dei Paesi che hanno una sofferenza dal punto di vista del debito e che intendono investire per il rilancio delle proprie economie. È il caso dell’Italia. Nessun trionfalismo, ma la soddisfazione per aver fatto fino in fondo la propria parte, aprendo una prima breccia nel dogma dell’austerità. È una buona notizia ed un’opportunità anche per il territorio, gli amministratori e le nostre comunità locali. Questi margini di flessibilità potenzialmente consentiranno alle Amministrazioni locali di utilizzare le risorse che hanno in cassa per cofinanziare progetti realizzabili con i Fondi strutturali europei. Si tratta di cogliere al volo questa opportunità. L’Europa, come si vede, può cambiare. Per allontanarci definitivamente dalla cieca austerità”.

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