Tagli ai Patronati, Guerra e Vaccari scrivono al premier Renzi

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Ci sono anche i modenesi Maria Cecilia Guerra e Stefano Vaccari tra i senatori firmatari della lettera al presidente del Consiglio Renzi e al ministro Padoan a cui si chiede di rivedere la previsione dei tagli alle risorse destinate ai Patronati per evitare ridimensionamenti dei servizi per i cittadini. “I cittadini che attualmente si rivolgono ai Patronati per le tante pratiche burocratiche e fiscali che vengono loro richieste – dicono i senatori Guerra e Vaccari – sarebbero costretti, altrimenti, a ricorrere all’aiuto di consulenti privati, sicuramente più costosi per le tasche dei contribuenti”.

L’iniziativa della deputata modenese del Pd Laura Garavini raccoglie il plauso anche dei senatori, dopo quello dei colleghi della Camera dei deputati. Anche i senatori modenesi del Pd Maria Cecilia Guerra e Stefano Vaccari sono, infatti, tra i firmatari della lettera che chiede al presidente del Consiglio Matteo Renzi e al ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan di non tagliare i fondi destinati ai Patronati per evitare che vengano, di conseguenza, eliminati servizi utili ai cittadini. Come si ricorderà, la settimana scorsa una lettera di analogo contenuto, promossa da Laura Garavini, aveva raccolto le firme di una settantina di deputati, tra cui i modenesi Davide Baruffi, Manuela Ghizzoni ed Edoardo Patriarca. Ora anche più di trenta senatori hanno deciso di prendere carta e penna e farsi così portavoce delle preoccupazioni dei tanti cittadini, soprattutto lavoratori e pensionati, che si rivolgono ai Patronati. “Con questa missiva – spiegano Maria Cecilia Guerra e Stefano Vaccari – chiediamo esplicitamente che venga ripristinato l’ammontare del fondo previsto nel bilancio 2014 per evitare che i tagli alle risorse si traducano automaticamente in un ridimensionamento dei servizi. I cittadini che attualmente si rivolgono ai Patronati per le tante pratiche burocratiche e fiscali che vengono loro richieste sarebbero costretti, altrimenti, a ricorrere all’aiuto di consulenti privati, sicuramente più costosi per le tasche dei contribuenti”.

(fonte immagine: vita.it)