Unioni civili, Patriarca “Sì a norme chiare, no a conflitti legislativi”

Dai parlamentari

Delle unioni omosessuali deve occuparsi il Parlamento emanando, finalmente, quella normativa generale auspicata dalla stessa Corte Costituzionale già quattro fa: se ne dice convinto il deputato modenese del Pd Edoardo Patriarca, componente della Commissione Affari sociali della Camera, che vede in una regolamentazione generale l’unica strada per superare i conflitti tra Stato centrale e Comuni, oggi solo possibile fonte di divisioni. Ecco la sua dichiarazione:

“La vicenda della circolare emanata dal ministro Alfano che dà disposizioni ai prefetti di annullare le registrazioni di unioni tra omosessuali concluse all’estero eseguite dai Comuni italiani, dimostra come anche in Italia si debba arrivare, al più presto, ad avere norme chiare anche su questa materia. Lo ha ribadito già quattro anni fa la Corte costituzionale, in linea con quanto sostiene la Corte europea dei diritti umani, che ha confermato la necessità di una disciplina generale che regoli diritti e doveri delle unioni civili. Questa è la strada che il nostro Parlamento deve intraprendere: non possiamo permetterci nuovi conflitti legislativi tra Stato centrale e Comuni. Anche perché, io credo, difficilmente un sindaco, nella sua qualità di ufficiale di stato civile, possa davvero affermare di non voler dare applicazione a una legge dello Stato. Quanto a me personalmente, rispetto le altre posizioni, ma continuo a credere che l’istituto matrimoniale riguardi l’unione tra un uomo e una donna. Ma capisco che altre forme di unioni si vanno affermando, e non possiamo farci imporre dall’esterno questo o quel modello. Il Parlamento se ne occupi, perché ulteriori tensioni a livello politico non fanno altro che dividere la società. E di divisioni ce ne sono già troppe”.

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