Legge elettorale, Liotti “Che sia una riforma a misura delle donne!”

Comunicati

“La piena cittadinanza femminile nella vita pubblica e delle istituzioni è condizione essenziale della qualità della democrazia”: è un passaggio dell’ ordine del giorno votato dalla Direzione nazionale del Partito democratico. Riprendendo questo testo, ma anche il recente appello lanciato dalle deputate di diversi schieramenti politici, la coordinatrice delle Democratiche modenesi Caterina Liotti entra nel dibattito sulla riforma elettorale e invita ad approntare una nuova legge che faccia perno sul principio della democrazia paritaria.

Il dibattito sulla riforma elettorale entra nel vivo e la coordinatrice delle Democratiche modenesi Caterina Liotti invita ad approntare una nuova legge elettorale che faccia perno sul principio della democrazia paritaria: “La Direzione nazionale del nostro partito – spiega Caterina Liotti – ha approvato un ordine del giorno in cui ribadisce l’impegno del Pd a inserire nella riforma della legge elettorale, qualsiasi sia il modello adottato, norme antidiscriminatorie volte ad affermare la parità di genere. Questa è, noi crediamo, la giusta strada da percorrere”. Come recita, infatti, il testo approvato: “la piena cittadinanza femminile nella vita pubblica e delle istituzioni è condizione essenziale della qualità della democrazia”. Martedì scorso lo stesso appello è stato fatto proprio anche dalle deputate di diversi schieramenti politici che, tutte assieme, hanno tenuto una conferenza stampa alla Camera insieme alle associazioni dell’Accordo di azione comune per una democrazia paritaria e l’Udi. “Già lo Statuto del nostro partito contiene l’impegno a favorire la parità tra i generi nelle candidature per le assemblee elettive e notevoli passi avanti, in questa legislatura, sono stati fatti – spiega Liotti – Non a caso nel nuovo Parlamento la percentuale delle elette sfiora il 40%. I primi risultati del lavoro delle elette si sono visti come, ad esempio, la norma che impone che nelle Giunte dei Comuni nessun genere – né gli uomini né le donne – possa essere rappresentato in misura inferiore al 40%. Le regole si stanno cambiando e vanno ancora cambiate – conclude Caterina Liotti – Dobbiamo puntare a rendere concreta e determinante la presenza del punto di vista femminile in ogni scelta politica. Un obiettivo importante che però, per essere realizzato, richiede un cambiamento radicale anche nei percorsi di accesso alla politica, che devono diventare più trasparenti e non cooptativi. Solo così le donne potranno davvero mettere a disposizione delle istituzioni e del Paese le proprie capacità e competenze, ancor più necessarie in questo momento di forte crisi economica e sociale”.