L.stabilità, on. Pini “Bene stop aumento aliquota per le partite Iva”

Dai parlamentari, slider

Tra le misure contenute nella Legge di stabilità, e votate nella notte dal Senato, c’è anche lo stop all’incremento dell’aliquota previdenziale per i titolari di partita Iva iscritti alla gestione separata dell’Inps, un provvedimento per cui si erano battuti, tra gli altri, i parlamentari usciti dalle fila dei Giovani democratici. “E’ la dimostrazione – spiega la deputata modenese del Pd Giuditta Pini, segretaria provinciale Gd – che quando lavoriamo insieme, dai territori fino al Parlamento, possiamo cambiare le cose”.

Il maxiemendamento alla Legge di stabilità presentato dal Governo e approvato nella notte tra martedì e mercoledì al Senato accoglie, al comma 521, la proposta della rete di associazioni di Alta Partecipazione, sottoscritta dai parlamentari dei Giovani democratici, di bloccare l’incremento dell’aliquota previdenziale per i titolari di partita IVA iscritti alla gestione separata INPS. “È una grande vittoria – spiega la deputata modenese del Pd Giuditta Pini, segretaria provinciale Gd – per tutti coloro che, in questi mesi, hanno contribuito a questo obiettivo. È la dimostrazione che quando lavoriamo insieme, dai territori fino al Parlamento, possiamo cambiare le cose. Attendiamo alla Camera la Legge di stabilità per poter salvaguardare questo primo importante risultato”. Infatti il blocco dell’incremento dell’aliquota è soltanto il primo passo verso una riforma organica del sistema previdenziale e assistenziale delle partite IVA iscritte alla gestione separata INPS, riforma che, nelle intenzioni del Pd, dovrà rispondere alla duplice esigenza di garantire anche a questi soggetti la possibilità di accedere a prestazioni assistenziali adeguate e di non dover ulteriormente sopportare una pressione fiscale e contributiva che su redditi minimi sfiora la soglia del 50%. “Nei prossimi mesi – prosegue Giuditta Pini – ci impegneremo in tutte le sedi affinché si possa raggiungere tale obiettivo nel più breve tempo possibile e perché alla Camera si provi ad inserire altri correttivi per estendere gli ammortizzatori sociali a tutti i lavoratori iscritti alla gestione separata, per applicare gradualmente la riforma Fornero evitando di perdere decine di migliaia di posti di lavoro, per reintrodurre il regime fiscale dei “contribuenti minimi”, per prorogare i contratti per i precari della Ricerca e della Pubblica amministrazione”.