Biocarburanti, sen. Vaccari “La normativa va migliorata”

Dai parlamentari

Il senatore modenese del Pd Stefano Vaccari è il primo firmatario di una interpellanza con procedimento abbreviato indirizzata ai ministri Orlando e Zanonato in tema biocarburanti. I parlamentari di Pd, Sel e Scelta civica hanno, infatti, raccolto l’appello promosso da Oxfam Italia e ActionAid, corredato da ben 22mila firme, che denuncia i seri problemi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica scaturiti dalla continua crescita della produzione dei cosiddetti biocarburanti di prima generazione. Il Governo è tenuto a rispondere agli interrogativi posti entro due settimane.

Il nodo del problema è sintetizzato dallo slogan scelto dagli organizzatori della campagna europea: “No food for Fuel”, non scambiamo la possibilità di  produrre cibo per avere carburante. Numerosi studi ed enti hanno, ormai, certificato che la produzione di biocarburanti (soprattutto quelli di cosiddetta “prima generazione” ovvero quelli ricavati a partire da prodotti agro-alimentari) provoca un pesante impatto di tipo ambientale, sociale ed economico soprattutto a danno dei paesi più poveri. A livello mondiale sono aumentati in maniera considerevole i prezzi dei prodotti alimentari e le coltivazioni agro-energetiche, troppo spesso, sono state impiantate a discapito di foreste e di terreni ricchi di carbonio aggravando le emissioni dei gas ad effetto serra. Il tema è stato posto all’attenzione del Governo italiano grazie a una petizione, promossa da Oxfam Italia e ActionAid, che ha raccolto 22mila firme, e ora anche grazie a una interpellanza con procedimento abbreviato indirizzata ai ministri Orlando e Zanonato e presentata da un folto gruppo di parlamentari di Pd, Sel e Scelta civica, primo firmatario il senatore modenese Stefano Vaccari. “La Direttiva europea sulle energie rinnovabili – spiega Vaccari – punta al raggiungimento dell’obiettivo del 10% di energia rinnovabile nel settore trasporti entro il 2020. In Italia, questo risultato viene perseguito solo attraverso la promozione dei biocarburanti. Tra l’altro, gli ultimi studi confermano che, entro il 2020, non sarà possibile produrre volumi importanti dei cosiddetti biocarburanti avanzati che non sono direttamente in competizione con il cibo e non comportano pesante sfruttamento di terra e acqua”. Negoziati sono in corso a livello del Consiglio europeo per proporre modifiche all’attuale regolamentazione: “Chiediamo di conoscere la posizione del Governo italiano su questi negoziati – conferma il senatore Vaccari – E soprattutto se il nostro Governo intenda sostenere l’introduzione di un tetto massimo del 5% al consumo di biocarburanti di prima generazione e, più in generale, la possibilità di rivedere il target del 10% di energie rinnovabile nel settore trasporti dato che viene perseguito solo attraverso la promozione degli stessi biocarburanti”. Tra l’altro, sottolineano i firmatari dell’interpellanza, lo stesso Trattato di Lisbona pone un preciso obbligo di coerenza delle Politiche per lo sviluppo: la politica europea sui biocarburanti non può minare il diritto al cibo e alla sicurezza alimentare a livello globale. Il Governo italiano, secondo regolamento, ha tempo due settimane per intervenire in Aula e rispondere ai quesiti posti con l’interpellanza.

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