Maria Cecilia Guerra Presidente della Direzione Provinciale, Tesoriere Valter Reggiani. “Ora al lavoro per le elezioni regionali e l’autonomia differenziata, replicando il modello unitario di amministrative ed europee”
Stefano Vaccari è il nuovo segretario della Federazione provinciale del Partito Democratico di Modena: è stato eletto questa mattina, pressoché all’unanimità (un solo voto contrario), dall’Assemblea Provinciale, riunitasi presso la Festa dell’unità di Bosco Albergati.
Vaccari, parlamentare, capogruppo Pd in Commissione agricoltura alla Camera e già tesoriere della Federazione, prende il testimone da Roberto Solomita.
Presidente della Direzione, la parlamentare e Responsabile Lavoro della Segreteria nazionale del Pd Maria Cecilia Guerra, mentre nuovo tesoriere è Valter Reggiani.
“Ringrazio sia l’Assemblea per la fiducia – dichiara Vaccari – che Roberto Solomita per tutto il lavoro svolto sin qui con spirito di servizio, consegnandoci un insieme di risultati politici e di consenso mai rilevato prima dal quale ripartire.
Ora ci attende una nuova, importantissima sfida, quella delle elezioni regionali, per le quali dovremo spenderci con tutte le nostre energie, con tutta la passione di cui siamo capaci, per replicare l’ottimo risultato delle recenti amministrative ed europee. Per fortuna Michele De Pascale è il candidato giusto per suscitare l’entusiasmo non soltanto nostro, ma di una coalizione la più ampia possibile.
E questo non è il solo fronte che ci vedrà impegnati nelle prossime settimane: il Partito Democratico porterà avanti l’impegno per fermare l’autonomia differenziata, che più giusto sarebbe chiamare discriminazione legalizzata, nelle Feste e nei Circoli.
Come ha detto la nostra Segretaria, siamo pronti a un’altra estate di militanza.”
All’Assemblea presenti anche l’europarlamentare Stefano Bonaccini e il responsabile dell’organizzazione nella Segreteria nazionale Igor Taruffi: “Intorno alla candidatura di De Pascale – ha ribadito quest’ultimo – dovremo costruire liste competitive che, come quelle per le europee, dovranno essere plurali, unitarie e aperte, e dunque chiediamo ai territori di lavorare in questa direzione”.