Il responsabile economico della Segreteria provinciale del Partito Democratico di Modena, Alessandro Poggi, interviene nel dibattito: “Al di sotto della soglia dei 9 euro non si parla di lavoro ma di sfruttamento. L’indifferenza del Governo è uno schiaffo a milioni di lavoratori”
“Il Partito Democratico, insieme alle altre opposizioni con l’esclusione di Italia Viva, ha presentato in Commissione lavoro alla Camera un Disegno di legge sul Salario minimo: la maggioranza di centrodestra vuole stopparlo”: con queste parole Alessandro Poggi, responsabile economico della Federazione modenese del Pd, interviene su un tema caldissimo del dibattito politico attuale.
“Il Pd – continua Poggi – è stato convinto promotore della proposta sul salario minimo, e per questo lancia una mobilitazione: in Italia sono oltre 3 milioni i lavoratori che non guadagnano abbastanza per superare la soglia della povertà, anche a fronte della corsa dei prezzi e dell’aumento del costo della vita; occorre sancire che il salario di un lavoratore (non soltanto dipendente) non può mai essere inferiore a 9 euro all’ora e il rispetto del diritto alla giusta retribuzione deve poter essere ottenuto per via amministrativa. Il salario minimo non deve restare fermo nel corso degli anni a 9 euro l’ora, ma deve essere costantemente adeguato all’inflazione”.
Occorre dare forza alla contrattazione collettiva e a ciascun lavoratore deve essere riconosciuto un trattamento economico complessivo non inferiore a quello stabilito dai Contratti collettivi stipulati dalle associazioni sindacali e datoriali più rappresentative (in modo da tagliare le gambe ai cosiddetti contratti pirata, siglati da associazioni sindacali compiacenti).
Laddove però il potere delle organizzazioni sindacali è più debole, il trattamento economico minimo orario non deve mai essere inferiore a 9 euro all’ora: al di sotto di questa soglia secondo noi non si tratta più di lavoro, ma di sfruttamento.
Anche nella nostra provincia ci sono sacche di povertà e di esclusione, nelle esternalizzazioni di tanti servizi, nelle cooperative spurie, che non si può far finta di non vedere.
Il governo, bocciando l’emendamento proposto dalle opposizioni dà uno schiaffo a milioni di lavoratori in difficoltà.”