Codice appalti, Vaccari “Misura del governo ci porta indietro di decenni”

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“È un sistema che favorisce le mafie – afferma Vaccari –  come Pd, aderiamo alla manifestazione dell’1 aprile promossa dalla Cgil per chiedere che sul tema appalti, e sul Superbonus, il governo risolva i problemi che ha creato”. La nota:

 

“Il codice appalti voluto dal governo Meloni e Salvini è una misura che ci riporta indietro di decenni, la tanto presunta velocizzazione rende l’intero sistema più vulnerabile di fronte agli appetiti della criminalità organizzata. Un codice che consente di affidare senza bandi e senza gare oltre il 90% degli appalti pubblici preoccupa e spaventa. Vengono infatti indebolite le procedure finalizzate a garantire concorrenza e trasparenza: gli appalti sotto i 150.000 euro potranno essere affidati direttamente senza che sia definito alcun criterio né la necessità di alcuna motivazione, e quelli sotto la soglia dei 5 milioni potranno essere assegnati con procedura negoziata senza bando con l’unico obbligo di invitare tra le 5 e le 10 imprese.

A ciò si aggiunge la liberalizzazione dei subappalti, strumento che spesso, in passato, è stato usato dalla criminalità organizzata per lavorare.

All’interno del decreto, peraltro, è scomparsa anche la certificazione per la parità di genere. Una folle liberalizzazione dei subappalti che indebolisce le tutele dei lavoratori e, come denunciato dai sindacati, crea le condizioni per infiltrazioni illegali. Parlano di lotta alle mafie e di salvaguardare i fondi del Pnrr dalle mani delle cosche ma, nella realtà dei fatti, vanno in direzione opposta. Altra cosa sarebbe stato qualificare le strutture appaltanti e garantire al tempo stesso qualità del lavoro, concorrenza e rispetto della normativa.

Per questo anche noi, come Pd, aderiamo convintamente alla manifestazione dell’1 aprile promossa dalla Cgil e saremo al fianco delle parti sociali, dei sindacati per chiedere che su questo tema, e sul Superbonus, il governo risolva i problemi che ha creato”.