Gioco d’azzardo, Vaccari chiede Commissione parlamentare d’inchiesta

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“Il governo rinnova le concessioni del gioco d’azzardo, lucrando sulla pelle della gente. Grazie alla Meloni la ludopatia è alimentata dallo Stato. Il Partito democratico non ci sta”, afferma il deputato Dem Stefano Vaccari.  

“Dopo anni di lotte del centrosinistra per contrastare la piaga del gioco d’azzardo, il governo decide di rifinanziare le concessioni per il gioco d’azzardo, facendo cassa sulla pelle dei cittadini e alimentando il fenomeno della ludopatia, che la destra sdogana e incentiva. Noi non ci stiamo e per questo ho presentato un disegno di legge che istituisca una Commissione parlamentare di inchiesta sul settore del gioco”. E’ quanto proposto dall’onorevole del Partito democratico Stefano Vaccari in merito al contrasto alla ludopatia, che a Modena, nel 2021, ha comportato una spesa di un miliardo e centocinquanta mila euro da parte dei cittadini. “E’ un fenomeno in costante crescita e di enorme gravità, favorito anche dal forte aumento dell’offerta, con un incremento conseguente sia della percentuale dei consumi delle famiglie destinati al gioco, sia del gettito statale. Una spirale che va interrotta, per questo il mio disegno di legge prevede la creazione di una commissione composta da venticinque deputati, nominati dal Presidente della Camera su proposta dei Gruppi parlamentari, in proporzione al numero dei rispettivi componenti, favorendo, per quanto possibile, un’equilibrata rappresentanza tra i generi e assicurando comunque la presenza di un rappresentante per ciascun Gruppo, le attività e il funzionamento della quale sono disciplinati da un regolamento interno, approvato dalla Commissione medesima prima dell’inizio dei lavori. La commissione sarà chiamata a indagare sulle condizioni complessive del settore del gioco pubblico, considerato il sistema concessorio, sull’efficacia della disciplina pubblica in relazione alla tutela dei soggetti più deboli, al contrasto della diffusione del disturbo da gioco d’azzardo (Dga), alla gestione delle concessioni nonché alla tutela della correttezza dell’offerta di gioco e del rispetto della concorrenza tra gli operatori, sulle dimensioni del gettito erariale e le dimensioni complessive del comparto, con particolare attenzione ai settori produttivi impegnati nella produzione, nella commercializzazione e nella gestione degli apparecchi da intrattenimento, nonché nella produzione e gestione del settore delle scommesse e delle lotterie istantanee.

Inoltre dovrà vigilare sull’efficacia del sistema di regolazione e di controllo con particolare riferimento al contrasto del gioco illecito e illegale e alle connessioni con altre attività illegali come il riciclaggio di denaro e l’usura e sull’efficacia dell’azione pubblica di prevenzione, cura e sostegno per i soggetti affetti da Dga, con particolare riferimento alle attività svolte dagli enti territoriali e dai servizi sanitari”. Vaccari ricorda “la preziosa azione di monitoraggio e contrasto alla ludopatia, messa in campo da Federconsumatori Modena, da Arci Modena e dalle Acli Provinciali di Modena, che insieme al Comune di Modena tengono alta l’attenzione sui rischi di questo fenomeno, che a livello locale costano duemila euro per ogni modenese e che desta  preoccupazione anche per la dimensione crescente del gioco illegale, nell’ambito del quale, peraltro, si radicano direttamente o indirettamente gruppi appartenenti alla criminalità organizzata. Le organizzazioni mafiose ricavano infatti ingenti profitti da questo settore, anche perché esso consente il riciclaggio di denaro”.