Polo bibliotecario Mirandola, Mantovani “Non c’è ancora una data per l’apertura”

Dai Circoli

La consigliera comunale Pd di Mirandola Alessandra Mantovani definisce preoccupanti le risposte della giunta riguardo l’apertura del Polo bibliotecario: “L’amministrazione dichiara di fatto di non avere idea di una data conclusiva dei lavori nella nuova sede. Si naviga a vista”. La nota:

“La risposta dell’amministrazione alla nuova interpellanza presentata dal Pd sulla data di conclusione dei lavori e di apertura del Polo bibliotecario di Mirandola in Piazza Garibaldi è a dir poco preoccupante. Si dice testualmente che ‘Ad oggi non è possibile stabilire una data precisa di fine lavori’ e si adducono ragioni tecniche che non sono sufficienti né a spiegare un ritardo che ormai è di anni, né possono nascondere la grave incompletezza delle lavorazioni, visibile a chiunque getti uno sguardo all’interno dell’edificio. È necessario ripercorrere alcune date, anche prescindendo dal fatto, di per sé già significativo, che la consegna del Polo bibliotecario era stata annunciata per il 2021. Il servizio di prestito è stato di fatto sospeso il 31 maggio 2022, con la garanzia dell’apertura dei nuovi spazi inderogabilmente per settembre, chiuso il rapporto con la cooperativa incaricata del servizio, mentre si giustificava la decisione assunta con l’urgenza di liberare gli spazi della sede bibliotecaria di via 29 maggio, perché richiesti in uso dalla Provincia.

Evidentemente non era così perché alcune sale della biblioteca sono ancora oggi adibite a spazi studio, ma gestite grazie al personale volontario che un mese dopo l’altro, dall’estate all’autunno e poi all’inverno, ha svolto una funzione di custodia e sorveglianza, coadiuvato, da un certo momento in poi, dai volontari del servizio civile. Dopo la lunga pausa natalizia e l’annuncio della definitiva chiusura degli spazi a fine gennaio – che non risulta essersi verificata – arriviamo alla risposta di oggi, in cui  l’amministrazione dichiara di fatto di non avere idea di una data conclusiva dei lavori nella nuova sede. Il disagio per gli utenti di un servizio sospeso troppo a lungo è stato ed è evidente, ma oggi si aggrava, come avevamo previsto, perché è chiaro ormai che si naviga a vista. Per quanto tempo i cittadini mirandolesi saranno privi della biblioteca? Senza dire delle aule destinate ai corsi universitari, che dovrebbero iniziare a Mirandola a Settembre e rischiano di non avere una sede, con le conseguenze che ognuno facilmente immagina. Ciò che irrita e offende in una vicenda gestita con deprecabile superficialità sono poi gli annunci trionfalistici di un imminente trasloco che abbiamo dovuto ascoltare in questi mesi, tutti regolarmente smentiti dai fatti. Il problema della chiusura della Biblioteca appare oggi evidente e grave. Non basterà la propaganda a coprire errori di valutazione, tempistiche fuori controllo e una comunicazione ai cittadini fuorviante e inattendibile”.