Cardiologia Mirandola, Negro “Ci chiediamo quale sia l’impedimento al rientro dei posti letto trasferiti momentaneamente a Carpi”

Dai Circoli

Il capogruppo ‘Liste Civiche PD’ nell’Unione dei Comuni della Bassa Modenese, Paolo Negro, ha commentato l’intervista al primario cardiologo dell’Ospedale di Carpi uscita ieri sul Resto del Carlino: “Ma chi decide nell’Azienda Sanitaria di Modena? Ci aspettiamo che si proceda rapidamente nel pieno rispetto della programmazione condivisa che prevede una Cardiologia a Mirandola dotata di un adeguato numero di posti letto”.

“Ma chi decide nell’Azienda Sanitaria di Modena? L’intervista di ieri al Resto del Carlino del primario cardiologo Ospedale di Carpi ci fa sorgere questo interrogativo. Nell’intervista primario asserisce che Carpi è il centro di riferimento per l’assistenza cardiologica per l’Area nord con un bacino di 160 mila persone e centro di riferimento provinciale per la cardiologia pediatrica. Dalle sue dichiarazioni sembra porsi come referente anche per la Cardiologia di Mirandola. Ma la Cardiologia di Mirandola ha già oggi un primario facente funzioni che sta sviluppando le attività di cardiologia pediatrica e le attività cardiologiche al servizio della Bassa modenese. Questo in attesa del concorso per il primario come da programmazione e nella certezza che i posti letto trasferiti temporaneamente a Carpi debbano tornare a Mirandola con il personale adeguato, perché parte del personale che opera oggi a Carpi è stato assunto per entrambi gli ospedali. Il primario di Cardiologia di Carpi è uno stimato e conosciuto professionista, ma non dipendono da lui le decisioni sul futuro della Cardiologia di Mirandola, dopo il trasferimento, momentaneo, dei posti letto da Mirandola a Carpi, a causa Covid. Il rientro dei posti letto è stato assicurato dal presidente Bonaccini, dall’assessore regionale Donini, dal presidente della Ctss Muzzarelli, nonché dalla Direzione generale in risposta ad una nostra interrogazione, ma ancora tarda e quindi ci chiediamo quale (chi?) e dove sia il freno. Ci aspettiamo che la Direzione dell’Ausl faccia la definitiva chiarezza dovuta al nostro territorio e si proceda il più rapidamente nel pieno rispetto della programmazione condivisa che prevede una Cardiologia a Mirandola dotata di un adeguato numero di posti letto”.