Esubero iscrizioni scuole, Vaccari “Governo tolga contingentamento e stanzi risorse”

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“Quello a cui assistiamo ogni anno rappresenta una violazione del diritto costituzionale all’istruzione libera e consapevole rispetto alle proprie attitudini”, dice Stefano Vaccari, che ha depositato un’interrogazione parlamentare firmata anche dalle colleghe Maria Cecilia Guerra e Irene Manzi. La nota:

 Come si intende affrontare il problema degli studenti esclusi al momento dell’iscrizione alla scuola superiore a causa della mancanza di spazi e di personale e quante risorse sono state previste dal Ministero a sostegno del sistema scolastico superiore per il triennio 2023-25. Lo chiedono con un’interrogazione rivolta al ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, i deputati del gruppo Partito democratico – Italia democratica e progressista Stefano Vaccari e Maria Cecilia Guerra, e la deputata Irene Manzi, responsabile nazionale scuola Pd.

“All’indomani della chiusura dei termini delle iscrizioni agli istituti scolastici superiori della Provincia di Modena il Provveditorato agli studi ha stimato una eccedenza di alcune centinaia di posti, rispetto alle capacità di copertura con le risorse di personale disponibili attualmente – afferma Vaccari -. In conseguenza di questa situazione si è attivata una iniziativa spontanea di protesta delle famiglie e delle associazioni dei genitori dei ragazzi, accanto ad una presa di posizione puntuale del sindacato Flc Cgil di Modena. Quello a cui assistiamo è un fenomeno che si ripete ogni anno sempre uguale a se stesso, e cioè quello di ragazze e ragazzi che non potranno iscriversi e frequentare la scuola che hanno scelto – continua Vaccari. Questo rappresenta una violazione del diritto costituzionale all’istruzione libera e consapevole rispetto alle proprie attitudini. La condizione che si sta verificando a Modena è comune anche ad altre decine di città italiane ed è il frutto di scelte e responsabilità ben precise e che si accompagnano alla drammatica carenza di personale docente e Ata e a una programmazione che viene fatta con bilancino e calcolatrice, che calpesta sogni, scelte e aspirazioni degli studenti e delle loro famiglie. In assenza di un consistente investimento a carattere nazionale, il territorio, i territori interessati, le singole scuole e finanche lo stesso Ufficio scolastico provinciale, poco o nulla possono per evitare tutto questo, sia per quest’anno che per quelli che verranno. Chiediamo al ministro se ritiene ancora legittimo ed utile il mantenimento del vincolo di contingentamento del personale della scuola, che non consente di organizzare il sistema scolastico superiore sulla base delle legittime aspirazioni di studenti e famiglie. È ora che il governo aumenti le risorse alla scuola”.