Il capogruppo Liste Civiche – Pd Bassa modenese, Paolo Negro, e il presidente Commissione Sanità Ucman, Orville Raisi, hanno presentato in Consiglio Unione Comuni Area Nord un’interrogazione sull’ospedale S. Maria Bianca di Mirandola relativa ai tempi di avvio del cantiere per la realizzazione della Medicina d’urgenza e della Terapia Semi intensiva, al piano per la riapertura del Punto Nascita e ai tempi di riapertura del reparto di Cardiologia con i relativi posti letto.
Nella seduta del Consiglio dell’Unione di questa settimana, la giunta ha risposto all’interrogazione sull’Ospedale S. Maria Bianca presentata dal gruppo consigliare Liste Civiche – Pd, firmatari il capogruppo Paolo Negro e Orville Raisi, presidente della Commissione Sanità. Tre i temi posti dall’interrogazione: i tempi di avvio del cantiere per la realizzazione della Medicina d’urgenza e della Terapia Semi intensiva, il piano per la riapertura del Punto Nascita e i tempi di riapertura del reparto di Cardiologia con i relativi posti letto. “L’Ausl ha formalmente comunicato nella risposta alla nostra interrogazione che nei giorni scorsi sono stati affidati i lavori relativi al cantiere per la realizzazione degli otto posti letto della nuova Medicina d’urgenza e dei posti letto per la Terapia sub intensiva. Si tratta di un cantiere molto importante ed atteso che fornirà nuovi servizi per l’Ospedale. Su questo punto ci siamo dichiarati soddisfatti – spiegano Paolo Negro e Orville Raisi-. Ci siamo dichiarati invece parzialmente insoddisfatti della risposta relativa al Punto Nascita, dopo la sua recente sospensione. Soddisfatti del fatto che permanga l’impegno dell’Ausl a reperire il personale per riaprire il Punto nascita; molto insoddisfatti dall’assenza nella risposta di misure nuove per reperirlo, come la rotazione di tutto il personale disponibile in tutta l’Azienda, superando anche la demarcazione fra i due Dipartimenti Materno-infantile. Ricordiamo che il personale medico che opera presso il Punto Nascita di Carpi è stato assunto per i due presidi ospedalieri e quindi anche per Punto nascita di Mirandola. Siamo invece totalmente insoddisfatti della risposta dell’Ausl circa i tempi di rientro dei posti letto di Cardiologia, dopo lo spostamento temporaneo a Carpi, a causa dell’emergenza Covid. La risposta dell’Azienda sanitaria evoca una generica futuribile ‘Area medica’ all’interno della quale troverebbe collocazione anche ‘una Cardiologia con letti tecnici’. Ci pare tutt’altro che il ripristino del Reparto di Cardiologia con un congruo numero di posti letto dedicati, quelli che c’erano prima del Covid. Ci pare un ritorno alle aree omogenee, mentre la programmazione condivisa prevede proprio il loro superamento. Ad oggi non solo non si è pienamente ripristinato il Reparto di Cardiologia ma, come abbiamo sottolineato in sede consiliare, in questo momento non c’è nemmeno la presenza della guardia cardiologica h24 ma solo h12. Anche questa, scelta gestionale incomprensibile. Non può più essere tollerato che scelte gestionali modifichino di fatto la programmazione che, in questo caso, prevede un reparto di Cardiologia a Mirandola, con i relativi posti letto. Questo è accaduto sin dal 2012 ed è inaccettabile, per cui rinnoviamo la richiesta che la programmazione dei servizi con i relativi posti letto, dell’Ospedale di Mirandola, sia ora recepita con un atto dirigenziale, al quale far corrispondere un chiaro progetto funzionale sull’intero Ospedale”.