Payback sanitario, Negro “Il governo sospenda subito l’applicazione della norma e apra un tavolo nazionale con imprese e Regioni”

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Approvata all’unanimità, con una astensione, la mozione del Gruppo PD – Liste Civiche Ucman in cui si chiede un tavolo allargato per fermare il payback. Paolo Negro: “Continuiamo a mettere in campo tutte le azioni possibili affinché questa norma iniqua venga cancellata”.

È stata approvata all’unanimità (con una astensione) la mozione, presentata in Consiglio Unione Comuni Area Nord dal Gruppo Pd-Liste Civiche, per arrivare al superamento del payback sanitario che avrebbe un impatto negativo sul Distretto Biomedicale “più pesante del terremoto del 2012”, per rifarsi alle parole del capogruppo Paolo Negro, primo firmatario della mozione, nell’illustrazione del documento al Consiglio.

“Con la legge Finanziaria approvata l’altro ieri, il governo non ha saputo trovare le condizioni per superare il payback sanitario, un sistema iniquo e insostenibile per il nostro comparto biomedicale, patrimonio industriale del Paese e fucina d’innovazione a servizio della vita e della salute – spiega Negro –. In soldoni, sarebbe come se un comune cittadino, comprata un’auto da un concessionario, poi, avendo speso più di quanto possa permettersi, a distanza di anni pretendesse di ritorno dal concessionario, payback appunto, una parte di quanto pagato, tenendosi però la macchina. Ribadiamo: il Servizio Sanitario nazionale va finanziato adeguatamente, a monte, non con questi escamotage. Non siamo di fronte ad extraprofitti da colpire. Il governo faccia in fretta, inserisca nel prossimo veicolo parlamentare utile, come il Milleproroghe, una norma che sospenda subito i pagamenti delle imprese, altrimenti chiamate a pagare entro metà gennaio. E poi si apra un tavolo nazionale con le imprese e le Regione, per superare definitivamente il payback. Questa è la richiesta che ribadiamo e rilanciamo con la mozione – rimarca Negro –. Benissimo il tavolo di confronto tenutosi nei giorni scorsi, chiesto nello stesso documento e convocato dall’Unione dei Comuni, con imprese e parlamentari di tutte le appartenenze, così come la lettera inviata dall’Unione al ministro Giorgietti e al ministro della Sanità. Dobbiamo continuare a fare pressione, insieme a tutte le forze politiche, a tutti i livelli istituzionali. Per raggiungere l’obiettivo c’è bisogno della collaborazione di tutti, è una questione che non ha colore: bene quindi la convergenza di tutti sulla mozione che abbiamo presentato. Anche i parlamentari del centrodestra alzino la voce, affinché il governo annulli la norma e sostituisca questa entrata assurda con risorse pubbliche, indispensabili per la sanità pubblica. Diversamente questa misura rischia di avere un impatto pesantissimo sulle imprese del nostro Distretto Biomedicale, più pesante del terremoto del 2012”.