Ex Sant’Agostino, Di Padova “Sarà spazio di dialogo tra sapere scientifico e sapere umanistico”

Modena

Il Consiglio comunale di Modena ha dato il via libera alla nascita della fondazione di partecipazione denominata Ago – Modena Fabbriche culturali Ente del Terzo settore. Di Padova: “Si delinea un’idea chiara di cosa debba essere per noi il polo Sant’Agostino: non solo uno spazio espositivo, ma una realtà viva, vitale, vissuta tutto l’anno e tutti i giorni”.

Con la nascita di Ago – Modena Fabbriche culturali Ente del Terzo settore, la seduta del Consiglio comunale di lunedì 12 dicembre ha segnato una tappa fondamentale della storia dell’ex Sant’Agostino, che ormai non è più un progetto ma realtà e che da oggi cambia, con la nascita di un nuovo soggetto culturale. In termini di progettazione, l’arrivo di AGO ha rappresentato la più importante novità culturale dell’intero progetto: l’essere uno spazio di dialogo tra sapere scientifico e sapere umanistico. In Ago verranno assorbite attività e risorse di Fmav, la Fondazione Modena Arti visive, che ha raccolto  l’eredità culturale delle tre istituzioni in essa confluite – Galleria Civica di Modena, Fondazione Fotografia di Modena, Museo della Figurina. “Ago, a cui parteciperanno Comune, Fondazione di Modena e Unimore, avrà il dovere di promuovere, accogliere, coordinare e integrare i diversi istituti culturali coinvolti nel polo, nel rispetto della autonomie dei singoli istituti, ma auspicando una programmazione culturale e di eventi il più possibile condivisa”, dichiara la consigliera comunale Pd Federica Di Padova.  Modena avrà un grande polo dell’immagine, perché le arti visive e figurative saranno centrali nel progetto di AGO, che ospiterà in luoghi finalmente consoni e non più sacrificati le importanti mostre fotografiche e di arti figurative che negli ultimi hanno davvero permesso alla città di diventare meta di migliaia di studiosi, appassionati, turisti e visitatori. “Si delinea oggi un’idea chiara di cosa debba essere per noi il polo Sant’Agostino: uno spazio espositivo dell’immagine, un luogo di scambio, di dialogo tra sapere umanistico e sapere scientifico, di tradizione, innovazione e formazione, in grado di coniugare passato e presente. Ago quindi non sarà solo uno spazio espositivo, ma una realtà viva, vitale, vissuta tutto l’anno e tutti i giorni, un luogo aperto, da frequentare e capace di coinvolgere pubblici differenziati. Questo significa che ci attiveremo per un vero e proprio progetto di riqualificazione e pedonalizzazione della piazza, in coerenza con quanto previsto dal PUMS. Spiace constatare che il centrodestra non abbia compreso l’importanza di questa giornata e, tra astensioni e voti contrari, non abbia dimostrato senso di responsabilità di fronte alla cittadinanza”.