Economia, Poggi “Flat tax e innalzamento tetto contante misure potenzialmente pericolose”

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Il responsabile Economia e Lavoro Pd provincia di Modena Alessandro Poggi critica le politiche economiche annunciate dal governo Meloni: “Così si favorisce l’evasione fiscale”. La nota:

Esprimiamo disaccordo rispetto alle politiche economiche che il governo Meloni ha in cantiere: l’innalzamento del tetto al contante, che la Lega ha proposto di portare a 10 mila euro, vanificherebbe anni di sforzo volti a promuovere i pagamenti elettronici, che hanno maggiore tracciabilità, utile al fine di contrastare l’evasione fiscale ed il riciclaggio. Al momento il tetto del contante è fissato a 2 mila euro e senza un nuovo intervento dal 1° gennaio ’23 scenderebbe a 1000.

Siamo preoccupati anche dalla principale misura che dovrebbe essere inserita nella prossima legge finanziaria: la flat tax incrementale non rispetta infatti il criterio della progressività alla base del sistema tributario per cui tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva, e tagliando le tasse anche ai ceti molto abbienti, nei fatti penalizza i più poveri producendo sul lungo periodo un inevitabile taglio dei servizi.

Siamo inoltre contrari alle forme di condono e rottamazione che si vanno prospettando e che sono tanto care al centrodestra: non è questo il modo per contrastare efficacemente l’evasione. Il governo di destra si proclama dalla parte degli ultimi ma viene sconfessato dalle sue stesse misure. Il Pd sin dalla campagna elettorale ha proposto reali misure a sostegno di chi è in difficoltà:  salario minimo legale a 9 euro l’ora per restituire potere d’acquisto ai tanti lavoratori messi in difficoltà dalla corsa dei prezzi e dal caro energia; meno tasse per i lavoratori a basso reddito, riforma del fisco all’insegna della progressività, ma anche stop all’abuso dello strumento dei tirocini extracurriculari che impedisce a tanti giovani di entrare in maniera stabile nel mondo del lavoro. Non da ultimo, siamo convinti che il principio alla base del reddito di cittadinanza sia corretto e vada difeso: anche chi non lavora ha diritto a vivere in modo dignitoso. L’opposizione del Pd dovrà essere forte, è a partire da questi temi che si misurerà la nostra credibilità politica nei prossimi anni e l’incisività dei candidati alla segreteria.