Doppio femminicidio Cavazzona, Pd Castelfranco “Amministrazione si costituisca parte civile”

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Il Pd di Castelfranco Emilia ha protocollato un ordine del giorno, che verrà discusso in Consiglio comunale questa sera, dove si impegnano sindaco e giunta a valutare di costituirsi parte civile nel processo penale per femminicidio devolvendo l’eventuale risarcimento a sostegno delle azioni di prevenzione contro violenza sulle donne, a partire dallo Sportello antiviolenza locale.

La nostra comunità è stata colpita nei giorni scorsi dalla tragica notizia del doppio femminicidio di Renata Alexandra Trandafir e Gabriela Trandafir. Dopo qualche giorno dalla vicenda il primo pensiero che ci sentiamo di esprimere è di vicinanza per la famiglia delle vittime alle quali rivolgiamo le nostre più sentite condoglianze. Ciò che emerge in maniera chiara è che per l’ennesima volta non si è riusciti a fare abbastanza come comunità, come forze dell’ordine e autorità tutte. L’ennesimo efferato omicidio di due donne in ambito familiare e per mano di un uomo. In Italia al 12 giugno 2022 sono stati registrati 123 omicidi, con 50 vittime donne, di cui 43 uccise in ambito familiare/affettivo; di queste, 26 hanno trovato la morte per mano del partner o ex partner (nel 2022 le vittime di omicidio volontario commesso dal partner/ex partner sono solo di genere femminile). Una tragedia familiare che colpisce da vicino la nostra comunità e che scuote le nostre coscienze nell’impegno comune per il contrasto alla cultura della violenza e della violenza di genere. Una tragedia che vogliamo però si concretizzi in azioni concrete all’interno delle scuole e nella comunità per provare a eliminare davvero tutte le forme di discriminazione contro le donne, in quanto lesive dei diritti umani, della libertà, della dignità e dell’inviolabilità della persona. Per favorire il pieno sviluppo della persona e l’autodeterminazione femminile come vero elemento di cambiamento e progresso della nostra società. Per provare a dare il nostro contributo affinché a Castelfranco Emilia, e non solo, non si verifichino più tragedie di questo tipo. Per questo motivo abbiamo protocollato un ordine del giorno da discutere in Consiglio comunale, e che proporremo di sottoscrivere a tutti i gruppi consiliari, per impegnare sindaco e giunta a valutare di costituirsi parte civile nel processo penale per femminicidio devolvendo l’eventuale risarcimento a sostegno delle azioni di prevenzione contro violenza sulle donne a partire dallo Sportello antiviolenza locale.  Invitiamo poi anche la Provincia di Modena e la Regione Emilia-Romagna affinché, anch’esse, valutino la possibilità di costituzione di parte civile riconoscendo che il femminicidio, e la violenza domestica, non rappresentano solo una lesione dei diritti della donna né tantomeno sono un che riguarda solo le donne, ma costituiscono una profonda ferita per la società tutta. Siamo tutti collettivamente responsabili per l’eliminazione di quella cultura e di quegli stereotipi che ancora oggi minano l’autodeterminazione, la libertà, la vita delle donne ed il sereno sviluppo dei bambini e bambine che, in ambito famigliare, assistono a queste violenze e ne subiscono le conseguenze in termini psicologici. La violenza maschile sulle donne è un problema degli uomini. Oltre che nella risposta alle vittime, bisogna lavorare con gli uomini che agiscono violenza, la comunità deve rispondere e anche gli uomini devono farsi carico di portare questo cambiamento culturale.