Campo nomadi Mirandola, Donati “Sospendere le utenze non è una soluzione”

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“Giusto sospendere la fornitura dell’elettricità se ci sono problemi di sicurezza, ma l’amministrazione non ha ancora reso noto come intende agire per risolvere la situazione”, così la consigliera comunale di Mirandola Francesca Donati riguardo l’interruzione dell’energia elettrica al campo nomadi di Mirandola.

“Apprendiamo che, a seguito del sopralluogo del 31 maggio 2022 presso il campo nomadi di Santa Giustina, il sindaco di Mirandola con un atto monocratico ha ordinato l’immediata sospensione della fornitura di energia elettrica da parte della società che gestisce la rete ed eroga la fornitura. Il provvedimento pare sia ‘dovuto all’emergere di una condizione di grave pericolo che minaccia l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana”. Pur essendo assolutamente favorevoli a questa azione intrapresa dal primo cittadino, volta a scongiurare il pericolo di cortocircuito/incendio, ci chiediamo quali azioni, sostenibili per la comunità, l’amministrazione intenda mettere in atto per risolvere la situazione dal momento che nel campo sono presenti anche persone fragili e minori che ovviamente non possono rimanere senza luce elettrica nel periodo estivo. Da mesi abbiamo presentato una interpellanza nella quale si chiedeva, fra le altre cose, le modalità con le quali l’amministrazione intendesse dare attuazione al proprio programma elettorale che prevedeva la ‘chiusura del campo nomadi’. Fra l’altro il regolamento comunale prevede, all’art 56 comma 10, che sia da rispettare il termine di 30 giorni per le risposte alle interpellanze e alle interrogazioni ma questo non sembra interessare questa giunta che, più di una volta, ha addotto scuse per non rispondere alle richieste dell’opposizione. Per ora l’unico pronunciamento è quello pervenuto nell’ultimo consiglio comunale: l’assessore Lodi ha detto espressamente “oggi non ritengo ci siano gli elementi per dare una risposta”. Consegneremo una nuova interpellanza per capire le intenzioni dell’amministrazione verso persone che, ricordo, sono a tutti gli effetti cittadini mirandolesi con gli stessi diritti e doveri. Confidiamo che l’assessore Lodi, dopo un’altro po’ di propaganda sul tema, decida che sia arrivato il momento di rispondere e che chi deve far rispettare il regolamento comunale decida di farlo”.