San Felice, Guicciardi “Da sindaco Goldoni ci aspettiamo impegno per migliorare Ucman”

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Nicolò Guicciardi, segretario Pd San Felice, il capogruppo Insieme per San Felice in Consiglio comunale Andrea Balboni e la consigliera di Insieme per San Felice in Unione Comuni Area Nord Margherita Novi commentano le ultime dichiarazioni dell’amministrazione di San Felice: “Siamo disponibili a confrontarci con le ipotesi di sviluppo dell’Unione del centrodestra, a patto che non siano solo battute polemiche o peggio ancora le premesse per isolare anche San Felice dagli altri Comuni”. La nota:

“Le ultime dichiarazioni espresse dalla maggioranza di centrodestra a San Felice ci impongono di fare una serie di considerazioni e riflessioni circa il futuro dell’Unione. Intanto ci preme ricordare che l’unica responsabile della situazione venutasi a creare è la Lega di Mirandola, la quale ha scelto di uscire dall’Unione e spaccare il nostro territorio, anziché impegnarsi per governarlo e possibilmente migliorando, come promesso in tutti i comuni, il funzionamento di questo ente e la qualità dei servizi che eroga. Un’occasione persa se si considera che per due anni e mezzo il centrodestra ha avuto la maggioranza in consiglio dell’Unione governando i tre comuni più popolosi, ma ha legittimamente deciso di fare da comprimario ai campanilismi rivolti al passato messi in atto da Golinelli. Va ribadito inoltre che il percorso di riorganizzazione dell’Unione è già in atto. Lo era prima della sentenza del Consiglio di Stato, visto il ritiro di alcuni servizi da parte di Mirandola ad inizio anno, e lo sarà a maggior ragione dopo il verdetto dei giorni scorsi. E’ proprio su questo che si reggono tenuta politica, sviluppo e progetti per il nostro territorio, oltre alla qualità dei servizi che l’Unione sarà in grado di offrire a tutti i cittadini della Bassa modenese, compresi quelli di San Felice. Obiettivi per noi prioritari e su cui siamo disponibili a confrontarci con le ipotesi di sviluppo dell’Unione del centrodestra, a patto che non siano solo battute polemiche o peggio ancora le premesse per isolare anche San Felice dagli altri Comuni. Scelta quest’ultima che per noi avrebbe conseguenze del tutto negative. Mettere San Felice al centro significa innanzitutto svolgere un ruolo verso tutto il territorio e non chiudersi nell’orto di casa: la sanità, i servizi all’infanzia e agli anziani, le infrastrutture., i servizi civili (vedi AIMAG) e in genere le politiche di sviluppo, in una fase così complessa ci devono vedere tutti insieme protagonisti. Su questo ci aspettiamo anche dal sindaco Goldoni e dalla sua amministrazione il proprio contributo a migliorare l’Unione, dismettendo una volta per tutte i panni di semplici spettatori”.