Silvestri e Giovanelli: “A San Felice deciso un aumento di tasse ingiustificabile”

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L’ex sindaco di San Felice Alberto Silvestri e l’ex assessore al Bilancio Giovanni Giovannelli attaccano l’amministrazione riguardo l’aumento delle tasse: “E’ una decisione fuori tempo e fuori luogo presa in momento in cui i cittadini andrebbero aiutati”. La nota:

“Il bilancio di San Felice è da anni virtuoso e in equilibrio ed è davvero imbarazzante dover intervenire dopo tre anni dalla fine del nostro mandato per smentire le ennesime accuse irragionevoli, oltre alla fuorviante e scorretta inquisizione sugli anni passati in Consiglio comunale proprio a pochi giorni dal decennale dei terremoti del 20 e del 29 maggio 2012.

Il Sindaco Goldoni ha deciso una manovra di aumento della tassa sui redditi Irpef del 43% (380mila euro in più) senza spiegare pubblicamente e motivare questa scelta ai cittadini. Scelta per cui non sono certo responsabili i passati amministratori.

Il bilancio di previsione 2022-24 non considera i rimborsi dello Stato per il mancato pagamento dell’Imu sugli immobili inagibili per il sisma già approvati dal Parlamento con la legge di conversione del decreto legge Sostegni-ter, nonostante altri comuni li abbiano già messi in previsione. Fondi che ammontavano l’anno scorso a circa 350mila euro che il sindaco ha deciso invece di prelevare principalmente dai redditi medio-bassi di lavoratori e pensionati. Una scelta insensata specie in un momento simile e alla luce del fatto che questi rimborsi sono finanziati e arriveranno con certezza.

Constatiamo ancora una volta che Goldoni ha scelto di governare scaricando le responsabilità sul passato, senza spiegare i propri progetti per la comunità. Ennesima constatazione di un atteggiamento che confonde i ruoli. Chi dovrebbe amministrare, si riduce a difendersi, esattamente come accaduto a Finale Emilia.

Per fare l’interesse della nostra comunità terremotata ancora alle prese con la ricostruzione si dovevano portare con forza le esigenze sui tavoli della Regione Emilia Romagna e a Roma con i parlamentari del nostro territorio. Era, è e sarà fondamentale ottenere le misure necessarie per completare la ricostruzione privata e pubblica, entrambe ferme al palo, nonostante siano rimasti i Comuni più colpiti e più messi a dura prova dai terremoti. Misure sempre più in calo, sempre più in ritardo e lontane dalla realtà dei problemi, diversamente dalle promesse fatte dall’onorevole Ferraresi del M5s e dall’onorevole Golinelli della Lega. Rappresentanti eletti da questi territori, che fanno parte delle forze politiche oggi più rappresentate in Parlamento e al governo.

Abbiamo saputo inoltre che l’amministrazione Goldoni, con rinnovata scorrettezza e mancanza di rispetto, diffonde notizie e dati parziali e strumentali per convincere associazioni e rappresentanti di un disastro inesistente proveniente dal passato, cercando di sviare con i dati sul capitale residuo dei mutui da pagare. Dati che dicono però che il 2021 è l’unico anno degli ultimi dieci in cui il debito non è praticamente calato, ma anche questo non viene illustrato. Così come non si spiega che tanti sono stati gli investimenti realizzati, oggi grande patrimonio dei sanfeliciani, che permettono di aumentare servizi e possibilità per il futuro di associazioni, imprese, giovani e cittadini.

Non si sono infatti illustrate le tante entrate positive che il sindaco Goldoni ha ereditato, prima fra tutte i campi da produzione di energia fotovoltaica (più di 6MW) che hanno dato 500mila euro di utile all’anno e ora ne danno ancora di più per l’aumento del prezzo di vendita dell’energia. Un grande aiuto ereditato dal passato per affrontare il caro bollette a carico del Comune, con introiti in aumento che tantissimi Comuni italiani non hanno. Una scelta di cui noi andiamo orgogliosi e che ci ha permesso di tenere basse le tasse per i sanfeliciani.

Inoltre, grazie alla realizzazione della nuova caserma dei vigili del fuoco il ministero versa a San Felice circa 100mila euro di affitto all’anno. Cifra simile e ulteriore corrisponde poi agli utili generati dalla farmacia comunale. Nella sostanza tre quarti delle rate dei mutui (900mila euro su 1 milione e 150mila) vengono pagati da entrate che non sono tasse dei cittadini, ma utili derivanti da investimenti e scelte politiche coraggiose, possibili grazie a dipendenti estremamente competenti che in passato sono stati sempre criticati pesantemente.

Purtroppo oggi, per il centrodestra sanfeliciano, aver tenuto tasse e tariffe basse, troppo basse, è un fatto grave, da punire. Peccato che per anni abbiano detto diversamente, ossia che era facile ridurre le spese.

Stessa critica che in questi anni la giunta Goldoni ha mosso all’Unione, ma nei fatti il centrodestra ha portato a Mirandolexit e ad un costoso blocco delle istituzioni e delle loro decisioni in anni di emergenza pandemica ed ora di guerra.

L’amministrazione Goldoni non spiega mai neppure i grandi avanzi che si è trovata, altrochè polvere sotto il tappeto. Milioni di euro da utilizzare per la riqualificazione di San Felice. Hanno ereditato quasi 600mila euro per l’acquisto di Villa Ferri, purtroppo spesi altrove non rispettando gli impegni presi con gli elettori e perdendo quasi 4 milioni di euro di contributi e una grande occasione. Nel bilancio erano inoltre vincolati quasi 2 milioni di euro per la riqualificazione delle ex scuole elementari. C’erano nelle casse comunali altre centinaia di migliaia di euro utilizzati per il nuovo campo da tennis, il sintetico a Rivara e il nuovo scuolabus. Ci sono ancora, speriamo, 500mila euro parte del fondo di garanzia per il sisma. Avanzo che anche quest’anno aumenterà significativamente, nonostante il 2021 sia stato un anno in cui fare di tutto per andare incontro a cittadini e associazioni. Se questo non è il compito di un Comune, non sappiamo onestamente quale altro sia.

Purtroppo l’amara sintesi è che si chiedono più soldi ai cittadini, ma non si danno servizi in più. Questo modo di amministrare demagogico e populista, più preoccupato di distribuire colpe che di affrontare i problemi, palesa una sostanziale incapacità e mette pesantemente le mani nelle tasche dei cittadini senza dare adeguate spiegazioni. Tutto questo non serve ai sanfeliciani che meritano senza alcun dubbio molto di meglio”.