Cittadinanza Mussolini, Welisch “A Castelnuovo ci saremmo aspettati un voto unanime”

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Castelnuovo Rangone ha revocato durante il Consiglio comunale del 12 aprile la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini nonostante il voto contrario dei gruppi consiliari Lega Nord e Il Centrodestra per Castelnuovo e Montale. “Alcuni consiglieri di minoranza strizzano l’occhio ai nostalgici del fascismo”, denuncia Arianna Welisch, capogruppo del Centrosinistra per Castelnuovo e Montale. La nota:

“Pensavamo che la revoca della cittadinanza onoraria a Mussolini, in quanto dittatore e quindi antitetico ai valori democratici su cui si basa il nostro Consiglio comunale, non avrebbe avuto bisogno di essere discussa. Nel Consiglio del 12 aprile, ci saremmo aspettati un voto unanime, come è successo anche in altri Consigli comunali della provincia. Al contrario, abbiamo ascoltato gli interventi dei consiglieri di minoranza con crescente sorpresa: da una parte Forghieri ha fatto l’elenco delle cose buone fatte durante il fascismo e dall’altra Boni ha continuato a dire che i problemi sono ben altri, tentando di spostare la discussione su dittatori di sinistra, che però non hanno la cittadinanza castelnovese.

I due consiglieri di minoranza presenti, nonostante a parole condannassero Mussolini e la dittatura fascista, nei fatti hanno strizzato l’occhio a tutti i nostalgici votando contrari alla revoca della cittadinanza onoraria. Il fatto ci pare particolarmente grave dato che Forghieri è arrivato a definire la marcia su Roma ‘quasi una scampagnata’, minimizzando quindi il carattere fortemente antidemocratico e violento tipico dell’ideologia fascista.

Il mio intervento e quello del sindaco Paradisi si sono invece concentrati sul ribadire l’importanza di questo atto simbolico nel momento storico che stiamo vivendo: è proprio nei tempi di crisi che bisogna prestare maggiore attenzione affinché non emergano tendenze populiste e autoritarie. A dimostrazione di quanto sia un tema d’attualità basta ricordare che pochi mesi fa abbiamo assistito all’attacco della Cgil di Roma da parte di persone legate all’estrema destra e al movimento IoApro, che sembra anche sia stato contattato dal consigliere Boni per avere sostegno in vista delle elezioni.

Il consigliere Boni ci accusa di perdere tempo su mozioni anacronistiche invece di occuparci dei problemi dei castelnovesi. Ci teniamo a sottolineare che in questi anni abbiamo lavorato concretamente per Castelnuovo e Montale mentre da parte sua non è arrivata nessuna proposta e tanti voti contrari a priori. Inoltre, dopo i fatti di ieri sera, abbiamo dimostrato che discutere oggi di fascismo è fondamentale per fare emergere le nostre posizioni: noi sicuramente siamo antifascisti mentre non si può dire altrettanto dei consiglieri di Lega e centrodestra”.