Profughi Ucraina, Donati “Necessario organizzare rapidamente accoglienza”

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“Nell’ultimo incontro con le associazioni del volontariato l’amministrazione comunale, come al solito, è apparsa incerta e approssimativa”, dice la consigliera Pd di Mirandola Francesca Donati, “di fatto non ha proposto nessuna azione concreta del Comune. Noi chiediamo una variazione del bilancio di previsione che preveda un fondo di almeno 30mila euro da destinare alle prime misure di accoglienza dei profughi dall’Ucraina”. La nota:

“I primi profughi della guerra in Ucraina sono arrivati anche sul nostro territorio e altri sono verosimilmente in arrivo, per cui è necessario organizzare rapidamente e al meglio l’accoglienza e la solidarietà. Nell’ultimo incontro con le associazioni del volontariato l’amministrazione comunale, come al solito, è apparsa incerta e approssimativa: di fatto, mentre ha chiesto alla società civile e al volontariato di mobilitarsi, non ha proposto nessuna azione concreta del Comune, in attesa che altri livelli istituzionali (il governo e la Regione) mettano in campo programmi e risorse. Non è questa la tradizione del nostro Comune, che in occasione di grandi emergenze locali, nazionali e internazionali ha sempre saputo rispondere tempestivamente e con grande autonomia e spirito di iniziativa. Ci chiediamo perché non si sia pensato a una variazione del bilancio di previsione, prevedendo un fondo di almeno 30mila euro da destinare alle prime misure di accoglienza: la fornitura di generi di prima necessità, offerta di servizi di interpretariato e assistenza psicologica, avvio di corsi di alfabetizzazione nella lingua italiana, sostegno alle famiglie e alle organizzazioni di volontariato che si dedicano all’accoglienza.

È apparsa chiaro l’inesistenza di un coordinamento delle associazioni senza il quale si rischia di mettere in piedi progetti inutili, inefficaci o magari già esistenti.

A questo punto ci troviamo costretti a chiedere l’immediata convocazione di un Consiglio comunale straordinario aperto per ribadire solennemente il no alla guerra e la condanna della città all’aggressione contro la libertà, l’indipendenza e la democrazia del popolo ucraino ad opera dell’autocrazia di Vladimir Putin; sostenere le politiche dell’Unione Europea e degli Stati Uniti per ottenere il cessate il fuoco e trattative autentiche per una pace duratura; esprimere la nostra vicinanza e solidarietà al martoriato ed eroico popolo ucraino e a quanti, nella stessa Russia, sottoposti ad  una dura repressione, manifestano per la fine della guerra e la pace; impegnare tutta la comunità mirandolese nell’opera di accoglienza e solidarietà verso i profughi ucraini e quanti fuggono da guerre e pesanti violazioni dei diritti umani”.