Mirandola, Azzolini “La giunta non usi i vigili come scudo”

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Il segretario Pd di Mirandola Marco Azzolini risponde all’assessore Roberto Lodi che ha accusato il Partito democratico di offendere il lavoro degli operatori della Polizia municipale: “E’ lecito chiedersi se non ci sia il rischio di sovraccaricare il personale di lavoro e responsabilità, la nostra è una preoccupazione a tutela del personale e della necessità di garantire agli operatori le migliori condizioni di lavoro”. La nota:

“Per leggere nella mia risposta all’onorevole Golinelli un attacco al lavoro della Polizia municipale e un tentativo di discredito degli operatori di Mirandola ci vogliono o una grande faccia tosta, per cambiare le carte in tavola e usare la PM come scudo delle scelte della giunta, o una notevole coda di paglia. Noi abbiamo giudicato le scelte della giunta e della Lega, non il lavoro dei vigili, che, non abbiamo dubbi, prosegue con la stessa professionalità e lo stesso impegno profuso in sede di Unione. A meno che non sia proprio l’assessore Lodi a insinuare che il lavoro degli stessi operatori fosse scarso quando erano in Unione e sia improvvisamente diventato straordinario con il ritorno sotto il campanile. Sarebbe una tesi insostenibile, visto che lo stesso comandante – di ieri e di oggi -, ha certificato che negli ultimi tre anni, sul territorio della sola Mirandola, i posti di controllo sono saliti del 138%, i veicoli controllati del 135%, i servizi in centro del 82%. I controlli nei parchi sarebbero aumentati di 145 volte e di 14 volte i controlli al commercio. I controlli degli stranieri, tema così caro ai leghisti, sono aumentati del 60%. Se anche ora le attività proseguono allo stesso ritmo non possiamo che rallegrarci e compiacerci con gli agenti, mentre i numeri e i confronti li potremo fare e li faremo, come dice Lodi, su periodi analoghi. Tuttavia, alla luce dei dati sopra citati, è lecito chiedersi e chiedere se non ci sia il rischio di sovraccaricare il personale di lavoro e responsabilità, visto che siamo sotto organico e che, anche a pieno organico, il personale su cui distribuire i servizi sarebbe comunque inferiore a quello dell’Unione. Se si legge in buona fede, si capisce bene che questo non è un attacco, ma una preoccupazione a tutela del personale e della necessità di garantire agli operatori le migliori condizioni di lavoro. D’altronde, se tutto va bene, non si capisce la polemica contro l’Unione e la pretesa che l’Unione si accodi alle decisioni di Mirandola. Tralascio gli attacchi personali: evidentemente Lodi è convinto di essere l’unico mirandolese ad avere a cuore Mirandola e che l’unico modo per dimostrare attaccamento alla città sia di andare d’accordo con lui”.