Appennino, Baraccani “Medici di base siano incentivati a lavorare in montagna”

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“Per contrastare la carenza di medici di base nell’Appennino modenese è necessario istituire un sistema di agevolazioni che renda appetibile svolgere la professione in una zona periferica com’è la nostra Montagna”, è la proposta che rivolgono alla giunta dell’Emilia-Romagna i Giovani democratici del Frignano. Ecco la nota della segretaria Gd Frignano Susan Baraccani:  

Quali strategie intende mettere in campo la giunta dell’Emilia-Romagna per contrastare la carenza di medici di base nell’Appennino modenese. È quanto chiedono con un’interrogazione presentata alla giunta dell’Emilia-Romagna tramite la consigliera regionale Dem Palma Costi i Giovani democratici del Frignano, secondo i quali sarebbe necessario prevedere sistemi premianti per i medici che decideranno di venire a lavorare in montagna, come il pagamento degli alloggi o dell’affitto degli ambulatori.

“È da tempo che il Frignano sta lottando contro una battaglia che riguarda tutto il territorio nazionale, ossia la carenza dei medici di base – afferma la segretaria Gd Frignano Susan Baraccani -. A lanciare l’ennesimo grido di allarme è stato il sindaco di Lama Mocogno e presidente Unione Comuni del Frignano, Giovanni Battista Pasini, che ha dovuto scrivere all’assessore alla sanità regionale, Raffaele Donini, denunciando il fatto che Lama Mocogno passerà da tre medici di base effettivi a zero. Ad essere in condizioni precarie, sono anche gli altri comuni della Montagna. Montecreto a breve vedrà il pensionamento dell’unico medico di base il quale ha altri pazienti fuori dal Comune con tutto quello che ne consegue in termini di problemi di reperibilità. Fanano a fine inverno perderà un altro medico causa pensionamento; Polinago è nella stessa situazione di Lama con cui condivide i medici e infine Pievepelago ha solo due medici che coprono allo stesso tempo Riolunato e Fiumalbo. Il fattore pensionamento andrà ad incidere anche su Pavullo e sugli altri Comuni e questo rappresenta un enorme problema. Considerando il tasso di anzianità elevata e le condizioni orografiche del nostro territorio – conclude Baraccani – non possiamo accettare l’ennesima situazione precaria dei servizi essenziali. Per questo, oltre agli incentivi ai medici che scelgano la montagna, chiediamo un aumento delle assunzioni e delle borse di specializzazione per la formazione sulla medicina generale”.